L’ospedale liquida 53 interinali

Scaduto il contratto. Gli infermieri: «Da cinque anni garantiamo assistenza»

«Stante la immanente scadenza del rapporto contrattuale con la ditta che assicura personale interinale, non è intenzione di questa amministrazione ricorrere a siffatto tipo di prestazioni». È questa la doccia fredda arrivata per 53 lavoratori interinali in servizio presso l’Azienda ospedaliera “Ruggi d’Aragona” di Salerno, due righe a chiusura della nota a firma del commissario straordinario Nicola Cantone. Nota che indica l’urgenza di emanare quanto prima un avviso pubblico per reclutare infermieri a tempo determinato. Infermieri già presenti nell’ospedale. Sono quelli che da cinque anni prestano servizio presso la struttura con contratto a somministrazione interinale, non assunti direttamente dall’azienda ospedaliera, bensì da un’agenzia privata che ha vinto una gara d’appalto presso l’ospedale di Salerno. «Viviamo in un limbo dove non si è riconosciuti professionalmente nè dall’ospedale nè dalla nostra azienda, è davvero frustrante. Ma sono cinque anni che garantiamo i livelli assistenziali di base nei reparti più critici, come pronto soccorso, oncologia e sale operatorie». A parlare sono i lavoratori presenti alla conferenza stampa chiamata dalla Nidil Cgil di Salerno, preferendo però restare nell’anonimato vista già la delicata situazione. Sono tutti laureati i 53 interinali a rischio, perchè dal 1997 per gli infermieri la laurea è obbligatoria. L’età media è sotto i 30 anni e tra loro ci sono tanti padri e madri di famiglia. Antonio Capezzuto della Nidil e Margaret Cittadino (Cgil Fp) promettono battaglia, denunciando la gravissima carenza di personale sanitario. «A oggi gli infermieri fanno anche doppi turni, questo vuol dire più di otto ore consecutive di lavoro e ci è capitato anche di essere spostati da un reparto all’altro per carenza del personale strutturato dell’azienda», denunciano gli stessi infermieri. Il governatore Vincenzo De Luca il 15 luglio 2015, disse in conferenza stampa: «stabilizzeremo anche quella fascia di lavoratori con contratti atipici». Ora i 53 infermieri interinali a rischio si aspettano serietà nel mantenimento dell’impegno preso. (m.g.)

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