Nocera Inferiore

L’ospedale è invaso da piccioni e cani. Scatta l’emergenza

Rischio igienico-sanitario alto per i pazienti ricoverati. I volatili portatori di malattie gravi, nel mirino chi lascia cibo

NOCERA INFERIORE. La zoofobia difficilmente potrà essere curata all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Non perché non ci siano validi professionisti, ma perché chi soffre di questa psicosi potrebbe ritrovarsi a dividere gli spazi ospedalieri con cani, gatti e piccioni.

È da tempo che questi volatili, tra i più diffusi, ma anche tra i più pericolosi per le malattie che possono trasmettere, si aggirano indisturbati per i corridoi del presidio sanitario di viale San Francesco.

Non è chiaro perché sta avvenendo ciò, resta il fatto che la loro presenza è diventata ingombrante e fastidiosa. Ieri mattina il volatile si aggirava tra l’atrio dell’ingresso, dove c’è il centro prenotazioni e lo sportello ticket, e l’area del bar e dell’edicola. Una presenza abituale per chi lavora nella struttura.

Nelle scorse settimane altri piccioni sono stati notati, e scacciati, anche dalla direzione sanitaria e da qualche reparto. Questi uccelli si intrufolano dalle finestre lasciate aperte per il caldo. Non essendoci zanzariere, per loro è facile volare nei locali ospedalieri. I piccioni hanno vissuto con gli uomini per migliaia di anni, sono serviti a portare importanti messaggi, ma sono pure portatori di malattie.

Il pericolo non deriva dalle piume, ma dagli escrementi di questi uccelli. Si rischia l’istoplasmosi, un’infezione polmonare causata da un fungo che colpisce le persone con un sistema immunitario indebolito, come quelle presenti negli ospedali.

Ma ci sono anche altri rischi che hanno il nome di criptococcosi e psittacosi. La prima è un’altra malattia fungina, la seconda è batterica. Anche in questo caso le persone con il sistema immunitario compromesso sono quelle più a rischio. Non basta però corrergli dietro e scacciarli. Allontanare i piccioni è necessario per la salute, andrebbero combattuti con sistemi specifici. Ma ieri mattina per le corsie si aggirava anche un cane. Il padrone lo teneva al guinzaglio, ma senza museruola. Un batuffolo bianco, per nulla pericoloso. Strano però vederlo aggirarsi per l’ospedale. Non è chiaro infatti se sia consentito l’ingresso degli animali domestici. In alcune strutture ci sono regolamenti specifici, ma nell’Asl Salerno la questione non sembra essere stata affrontata.

Eppure alcuni specialisti ritengono che la compagnia di un animale aiuti a guarire o ad affrontare meglio la malattia. Piccioni, cani e gatti. A Nocera Inferiore c’è anche una grossa presenza di felini. Arrivano fin davanti alle finestre delle stanze di degenza. La si potrebbe considerare vera e propria colonia felina, tanti ne sono. I gatti sono ovunque, dagli scantinati ai corridoi di servizio, dove passano anche i contenitori con il vitto, ai viali esterni. Un gattino dal pelo rosso è salito pure di grado. Il micio è stato lungo tempo al primo piano, ospite fisso di davanzali e balconi del reparto di ostetricia e ginecologia. Un’emergenza alimentata sia dagli operatori sanitari che da alcuni pazienti.

Ai simpatici animali domestici viene continuamente offerto del cibo. In questo modo però non si considerano i rischi a cui vengono esposti i ricoverati nella struttura sanitaria e si favorisce l’accumulo di rifiuti. Il cibo per i gatti viene lasciato a terra, nei corridoi, nei viali e sui solai, all’interno dei piatti di plastica utilizzati per il vitto agli ammalati. Un brutto e malsano costume.

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