L’ordinanza sui fuochi divide la città 

«I petardi sono una vergogna, li lanciano sulle persone». «Per la disattenzione di qualcuno si puniscono tutti»

Per il terzo anno consecutivo, continua la “tradizione” ebolitana nel contrasto alla vendita e all’uso di botti, petardi e artifici pirotecnici di vario genere. Dall’insediamento dell’amministrazione Cariello, le feste natalizie vengono rese ogni anno più sicure dall’ordinanza di divieto di vendita illegale e utilizzo improprio di ogni tipo di fuoco pirotecnico. Addentrandoci nello specifico del divieto, entrato in vigore il 2 dicembre e che proseguirà fino alle 24 del 6 gennaio 2018, è vietato: l’utilizzo di ogni tipo di fuoco nei luoghi pubblici o privati (da cui il fuoco possa arrivare in luoghi pubblici); l’utilizzo di fuochi sia posti che non posti in libera vendita che non rispettino le normative di legge; la vendita ambulante di ogni tipo di fuoco; la vendita a minori di 18 anni e, infine, il divieto a tutti coloro che abbiano a disposizione spazi privati di consentirne a chiunque l’uso per gli spari. L’ammenda per i trasgressori va dai 25 ai 500 euro.
Nonostante i tanti divieti, l’amministrazione fa appello anche al buon senso della cittadinanza perché, per quante ordinanze ci possano essere, è a discrezione del cittadino essere consapevole che un determinato comportamento potrà danneggiare se stesso e gli altri. Fece il giro d’Italia il caso del ragazzino ebolitano di 13 anni che rimase ferito alla mano e a un occhio dopo un petardo scoppiatogli in mano.
Per capire quest’anno che aria si respira, abbiamo ascoltato il parere di vari ebolitani che sembrano perlopiù favorevoli al divieto a differenza dei loro concittadini più giovani: «Non vedo il senso di dover sparare tutti quei fuochi, è un male per persone e animali», racconta la signora Paola»; «ricordo il caso del ragazzino che rimase ferito, dobbiamo contrastare questi botti, se fosse successo a mio figlio gli avrei dato anche il resto», racconta un commerciante; «spesso i ragazzini si divertono a lanciare i botti vicino alle persone per farle spaventare, sono vergognosi», sostiene irritata una coppia; «alla fine non c’è nulla di male, basta stare attenti a come maneggiare i fuochi - racconta, invece, un gruppo di ragazzi - per colpa di qualcuno che è stato disattento non è giusto togliere il divertimento a tutti».
Filippo Folliero
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