L’onda dei ragazzi contro le mafie

Massiccia partecipazione alle celebrazioni per la XXI Giornata della Memoria promossa dall’associazione Libera

Erano in migliaia a sfilare ieri mattina nel corteo del “21 marzo” a Salerno. Una cifra che parla da sola sulla riuscita della manifestazione, organizzata dall’associazione Libera nel capoluogo salernitano. La celebrazione della XXI Giornata della Memoria ha visto una risposta di dimensioni inaudite da parte della città e di tutta la provincia. Cinquanta sono state le scuole, giunte da ogni parte del territorio salernitano (da Sapri a Scafati, dal Vallo di Lauro al Vallo di Diana. Agropoli, Olevano Sul Tusciano, Eboli, Pagani, Nocera Inferiore, Battipaglia). Centiania i semplici cittadini che dalle 9:00 di ieri mattina hanno cominciato a raggiungere il punto di raccolta nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Salerno. Sono arrivati in treno, in pullman o in gruppi di auto. C’erano scout, associazioni ambientaliste, culturali e ricreative; c’erano i gonfaloni di tutti i Comuni che hanno aderito alla manifestazione, le istituzioni, il procuratore della Repubblica, il prefetto e il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. E poi c’erano loro, i migliaia di studenti che hanno colorato il corso Garibaldi con striscioni, canti e i colori delle bandiere colorate di Libera, distribuite poco prima l’inizio del corteo dai volontari dell'associazione. Alle 10:00 del mattino da piazza Portanova, punto di arrivo della manifestazione, già non era più possibile vedere la coda del lunghissimo corteo che ha attraversato tutto il corso Garibaldi.

«Manifestiamo per avere un’Italia e una città libera dalle mafie, siamo stanchi che la mafia ci governi», dice Rosanna Vitolo, studentessa dell’istituto nautico di Salerno Giovanni XXIII. Accanto a lei Riccardo Santaniello, un suo compagno di classe che incalza: «Siamo stanchi che la mafia abbia nelle proprie mani tutte le questioni dell’Italia, vogliamo più democrazia che non può prescindere dalla libertà dai fenomeni mafiosi». Rosanna e Riccardo insieme a tanti altri loro compagni portano in corteo la gigantografia di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica, vittima di camorra, che gli studenti del Nautico hanno adottato «perchè la nostra scuola forma lavoratori amanti del mare e chi meglio del sindaco pescatore può rappresentare noi e i nostri ideali». Anche altri cinque istituti sfilano nel corteo con le gigantografie delle vittime di mafia adottate e sulle quali hanno costruito in questi mesi percorsi di formazione.

Alle 11:00 il lungo corteo raggiunge piazza Portanova che non riesce a contenere l’ingente numero di persone, tutte rigorosamente in silenzio quando inizia la lettura del lungo elenco di vittime innocenti di mafia. Novecento nomi letti dai partecipanti che man mano si alternano sul palco. «Salire su questo palco e leggere dieci nomi è stata un’emozione indescrivibile, perchè sono nomi di persone morte per mano della mafia. Dobbiamo ricordare tutti coloro che hanno sofferto per questo», racconta Sara Vitiello, 16 anni, studentessa dell'istituto Alberghiero.

Tra i tanti in ascolto c’è anche il piccolo Mattia Sica, 9 anni, della scuola IC Vicinanza, per lui «questo elenco è davvero triste, sono proprio tanti. Io non li conoscevo, tranne Simonetta Lamberti. Siamo contenti di aver adottato questa bambina come noi che abbiamo ricordato con disegni immagini e slogan».

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