Roccagloriosa

L’omicidio dopo una lite al bar. Fermato uno straniero

Il 67enne la sera prima del delitto aveva avuto un’accesa discussione in un locale

ROCCAGLORIOSA. Le indagini sull’omicidio del 67enne Vincenzo Caruso potrebbero essere a una svolta. Nella notte è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria uno straniero. Gli investigatori si tengono abbottonati, e però lasciano trasparire parecchia agitazione. 

Per l'intera giornata di ieri, gli investigatori hanno interrogato nella caserma di Torre Orsaia alcuni cittadini del posto e hanno indagato su un’accesa discussione che il pensionato avrebbe avuto, la sera prima di essere ammazzato, all’interno di un locale del paese. Per questo, non sono esclusi colpi di scena nelle prossime ore.

Intanto il tranquillo borgo dell’entroterra del golfo di Policastro vive nell’ansia da quella terribile mattina di martedì, quando il corpo di Vincenzo Caruso è stato trovato, casualmente, da un agricoltore, riverso a terra, su un cumulo di sabbia, nel giardino della sua abitazione in località Mattine. Inizialmente, per il pensionato sembrava che non ci fosse nulla da fare, ma il suo cuore batteva ancora. Il trasporto d’urgenza all’ospedale di Sapri aveva lasciato una speranza, svanita poche ore dopo il ricovero, quando Vincenzo Caruso è spirato.

La giornata di ieri per gli inquirenti, diretti dal maresciallo Domenico Nucera e coordinati a livello territoriale dal capitano Michele Zitiello, potrebbe essere stata decisiva. Sono state interrogate anche alcune donne che conoscevano bene il pensionato e altre persone alle quali il 67enne aveva prestato del denaro. Sotto la lente degli inquirenti anche i filmati di alcune telecamere di videosorveglianza installate da privati lungo la strada che conduce all’abitazione della vittima e i tabulati telefonici per sapere chi aveva chiamato il pensionato prima di morire. A breve arriveranno invece gli esiti degli accertamenti effettuati sulle celle telefoniche che consentiranno di appurare le schede attive in quella zona nel momento del delitto e i risultati della Scientifica su alcune tracce rinvenute nel giardino dell’abitazione.

Questa mattina, inoltre, il medico legale Adamo Maiese effettuerà l’esame autoptico nella camera mortuaria dell’ospedale Immacolata di Sapri. Al momento l’unica cosa certa è che chi ha ammazzato il 67enne ha usato una “violenza inaudita”. L’assassino prima lo ha ferito alle gambe con un coltello, poi ha preso un oggetto molto pesante, forse un piccone, e lo ha colpito sulla fronte fino a fracassargliela.

Le indagini, coordinate dal procuratore Giancarlo Grippo, sono ancora in corso.

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