L’odissea mattutina dei pendolari

Da giorni il treno delle 8.17 per Napoli ha solo quattro carrozze. Utenti inferociti

Il treno della discordia - e della rabbia dei tanti salernitani che ogni giorno devono recarsi a Napoli per lavoro - è sempre lo stesso: il regionale 3704 che parte dalla stazione cittadina alle 8.17. Se durante l’inverno, a far andar su tutte le furie i pendolari era il suo frequente ritardo - che causava notevoli disagi a chi aveva un cartellino da timbrare - con l’arrivo della calda stagione la nuova problematica pare riguardi un “dimagrimento” improvviso del convoglio. Dalle cinque carrozze di cui prima il treno disponeva - che bastavano a stento a contenere tutta l’utenza - da qualche giorno i viaggiatori abituali della mattina devono accontentarsi di quattro vagoni su cui trovare uno spazio vitale diventa quasi un’impresa tant’è la ressa.

Per due mattine si è ripetuta una scena quasi “fantozziana” alla stazione di Salerno dove i viaggiatori sono riusciti a salire a bordo solo a colpi di spintoni e sono rimasti come sardine per tutto il tragitto. E, si sa, d’estate non è sempre piacevole stare a distanza ravvicinata con il proprio vicino, se costui ha un rapporto difficile con l’acqua e il sapone.

Ironia a parte, il problema sussiste. I pendolari che si servono dei treni regionali, ancora una volta vengono trattai come passeggeri di serie B nonostante paghino in maniera puntuale un abbonamento mensile. E sono stufi.

I disagi, poi, spesso si verificano anche nel viaggio di ritorno a Salerno quando a salire sui treni “low cost” che da Napoli partono alla volta del Cilento e delle note mete di villeggiatura di cui esso è ricco, sono le decine di venditori ambulanti extracomunitari che affollano le spiagge con le loro chincaglierie. In quel caso, i regionali diretti verso l’estremo sud della provincia - ad esempio il 2431, o il 3465, o ancora il 2435 - viaggiano non solo carichi di passeggeri ma anche di buste piene di orecchini, borse, collane e statue di legno che riducono ulteriormente la capienza dei vagoni. C’è poi il caso dell’ormai famoso 3387 delle 18.18 che, molto spesso, viene addirittura cancellato in quanto non riesce ad arrivare in stazione in tempo utile per rispettare gli orari, maturando un ritardo notevole nella sua tratta precedente.

L’utenza, soprattutto quella giornaliera, chiede quindi a Trenitalia di mantenere inalterato il numero delle carrozze del regionale mattutino - lasciandone almeno cinque, e non quattro, al servizio di chi viaggia per lavoro - e monitorare la situazione pomeridiano-serale in modo da ridurre i disagi, ai quali ormai i pendolari sembrano essersi tristemente abituati, di quanti vorrebbero tornare a casa in un orario decente, e non ulteriormente stressati, dopo una lunga giornata di fatica.

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