L’ITALIA TREMA»ANGOSCIA A VALVA

«Tirate fuori mio figlio, fatemi avere sue notizie». È la richiesta incessante di Alessio Feniello, papà del 28enne Stefano originario di Valva e disperso sotto i detriti dell’hotel Rigopiano....

«Tirate fuori mio figlio, fatemi avere sue notizie». È la richiesta incessante di Alessio Feniello, papà del 28enne Stefano originario di Valva e disperso sotto i detriti dell’hotel Rigopiano. Stefano Feniello è ancora lì, sepolto vivo sotto le macerie di ciò che rimane di quel cumulo di ghiaccio, alberi spezzati, cemento e detriti, dell’hotel di Farindola in Abruzzo, spazzato via da una slavina mercoledì pomeriggio. Sono passate oltre settantadue ore da quando la Protezione civile ha diffuso i nomi dei superstiti, ma di Stefano che al momento della tragedia si trovava insieme alla sua fidanzata Francesca Bronzi, non si hanno notizie. «Siamo disperati» dice il cugino. E per tutta Valva sono ore di angoscia.

Ieri mattina Francesca è stata estratta viva dalle macerie e ricoverata in ospedale a Pescara. La ragazza, sotto shock, ha raccontato di essere rimasta sempre mano nella mano con Stefano. «Sto bene – dice a chi l’avvicina per chiederle notizie – Sto aspettando il mio Stefano». E mentre si allunga la lista delle persone estratte vive e dei morti, il nome di Stefano Feniello resta ancora iscritto nella lista dei dispersi. La sua famiglia di Stefano – papà Alessio, mamma Maria, il fratello Andrea, gli zii e i cugini – sono disperati. Da tre giorni attendono notizie, e se venerdì sera il cuore si era aperto alla speranza, ieri quella speranza è stata gelata da un ritrovamento che continua a tardare. «Sto aspettando mio figlio. Qui ci stanno prendendo solo per il c…» denuncia Alessio Feniello in un video registrato dai giornalisto del quotidiano “ll Centro” – Che vengono a fare adesso i politici a Pescara? Vengono a prendersi solo il merito. Si devono vergognare, hanno sequestrato trenta persone in un hotel, con tutti i mezzi che abbiamo in Italia. Mi hanno detto che mi figlio lo stanno recuperando, ma ancora non arriva».

È sconvolto Alessio, prova rabbia e spera di riabbracciare suo figlio ancora vivo, mentre urla il suo nome a ogni arrivo dei mezzi di soccorso, che ogni volta riaccendono le speranze. «Venerdì sera abbiamo saputo che Stefano era nel gruppo dei superstiti ma ora ci fanno sapere che è ancora sotto» spiega il genitore, mentre le notizie giungono frammentarie. Secondo indiscrezioni il ventottenne, che era in albergo insieme alla fidanzata, si troverebbe adesso in un’altra ala della struttura, difficile da raggiungere. «Sembra che non si sentano più voci dalle macerie – racconta il cugino Carmine – Siamo distrutti. Nessuno ci dice niente». Anche mamma Maria urla disperata e chiede notizie di suo figlio ai soccorritori. Intanto a Pescara sono giunti ieri i fratelli del marito, partiti da Valva. I Feniello sono una famiglia molto unita e conosciuta nella Valle del Sele. Nel 2002 Alessio e la sua famiglia si sono trasferiti da Valva alla volta di Silvi Marina in provincia di Teramo, per ragioni di lavoro. Ma a Valva, paese natio di Stefano, sono rimasti familiari e amici, e adesso nella cittadina salernitana si spera in un miracolo. L’entusiasmo per la bella notizia giunta l’altra sera, quella del ritrovamento di Stefano vivo, si è trasformato in angoscia da quando del 28enne non si sono avute più notizie. «Attendiamo fiduciosi» dice zio Claudio, titolare del centrale “Golden Bar” in piazza a Valva, giunto ieri a Pescara. Il sindaco di Valva, Vito Falcone, in costante contatto con la Prefettura, fa sapere che purtroppo «non ci sono notizie» e che il 28enne risulta ancora tra i dispersi, ma la speranza di trovare Stefano in vita è tanta.

«Vivo una profonda angoscia – racconta emozionato l’amico di famiglia ed ex sindaco di Valva, Francesco Marciello – L’attesa è logorante, stiamo pregando». Ora la speranza della Valle del Sele è quella che Stefano venga estratto vivo dalle macerie dell’hotel e possa ritornare al più presto tra le braccia dei genitori e della fidanzata. Insieme i due ragazzi avevano deciso di trascorrere un week end all’insegna del benessere all’hotel Rigopiano, in occasione del 28esimo compleanno di Stefano e del loro anniversario di fidanzamento. Un viaggio, il loro, che si è trasformato in un lungo e straziante incubo che sembra senza fine. Mentre all’hotel Rigopiano di Farindola proseguono le operazioni di soccorso.

Mariateresa Conte

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