L’Istituto agrario apre le porte 

Domani l’open day del “Fortunato” guardando a eccellenze alimentari e lavoro

Chi più di un istituto agrario, uno dei più antichi e blasonati del Mezzogiorno, può celebrare il suo open day all’insegna della Dieta Meditarreenea? E proprio nell’anno proclamato comel’anno del Cibo? È l’Istituto Agrario “Giustino Fortunato” di Eboli che domani, dalle 10 alle 20, apre anche quest’anno le sue porte e si mostra come un ambiente scolastico dinamico e innovativo ed esclusivo. Qualità e particolarità della struttura scolastica ebolitana è il rapporto con le aziende di settore, gli ordini professionali, gli enti, le istituzioni del territorio, l’Università, che garantiscono in partenariato le attività di alternanza scuola-lavoro che si svolgono nell’azienda agraria, negli opifici e nei laboratori annessi all’istituto.
Obiettivo della dirigenza è fare della scuola un ponte concreto con la società locale, con il mondo del lavoro, dell’Università e della ricerca. All’open day di domani saranno presenti Consorzio Destra Sele, Coldiretti, Consorzio Evo, Op Terraorti, azienda Mellis e Gioia, Ordine dei periti agrari ed agronomi forestali, Olevanoil, Università degli studi di Salerno, e aziende di prodotti di nicchia afferenti anche alla dermocosmesi e all’estrazione di piante officinali.
«Quando i ministeri delle Politiche agricole alimentari e forestali e dei beni culturali e del turismo hanno proclamato il 2018 anno nazionale del cibo italiano – ricorda la dirigente scolastica Laura Cestaro – abbiamo capito subito che sarebbe stato anche il nostro Anno, noi mostreremo agli ospiti il caseificio, l’oleificio e la cantina didattica, si cui vantiamo l’unica filiera completa della provincia e che quest’anno ha raggiunto picchi di riconosciuto valore grazie alla supervisione tecnica dell'esperto in enologia Luca Vecchio, giovanissimo ebolitano con un curriculum di respiro nazionale». Ci saranno degustazioni, prove di tracciabilità e panel test, con la consolidata regia del professore Mario Monaco, già docente dell’istituto, e del professore Benedetto Reppuccia, direttore dell’azienda agraria ed esperto di olio e panel test.
I giovani che decideranno di iscriversi all’Istituto Agrario di Eboli potranno scegliere fra tre indirizzi di studio: produzione e trasformazione; gestionale dell’ambiente e del territorio; viticultura e enologia.
Il made in Italy, rappresentato nelle produzioni della Piana del Sele, è insomma curvato didatticamente nello storico istituto ebolitano.
Antonio Elia
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