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L’Ises senza accreditamento Assemblea e appello all’Asl

Gli operatori del centro Ises attraverso un manifesto lanciano un appello alla cittadinanza ed alle forze politiche chiedendo una doverosa attenzione alla loro vicenda. Dopo un «ringraziamento al...

Gli operatori del centro Ises attraverso un manifesto lanciano un appello alla cittadinanza ed alle forze politiche chiedendo una doverosa attenzione alla loro vicenda. Dopo un «ringraziamento al sindaco Massimo Cariello ed a tutte le parti politiche che stanno adottando i dovuti provvedimenti risolutivi, come il trasferimento dell’attività nella nuova struttura al Centro polifunzionale dei SS Cosma e Damiano», i vertici della coop denunciano l’insostenibilità della loro attuale condizione dovuta ad una criticità economica innescata dal mancato sovvenzionamento da parte dell’Asl chiedendo a quest’ultima di intervenire per ripristinare la convenzione.
Il 19 aprile, alle 18, nell’oratorio della chiesa di San Bartolomeo, si terrà una riunione aperta organizzata dagli operatori dell’Ises per discutere sulla vicenda. Intanto Tullio Gaeta, ha presentato una denuncia-querela nei confronti degli attivisti del “MeetUp Movimento 5 Stelle Eboli”. La decisione arriva dopo «le continue notizie diffamatorie propinate alla cittadinanza con il preciso intento di delegittimarne l’operato amministrativo-gestionale». Notizie infondate che per Gaeta «hanno come unico scopo quello di colpire una realtà imprenditoriale che opera nel territorio ebolitano da moltissimi anni e che ha una incidenza occupazionale per molte famiglie ed assiste diversi ragazzi portatori di handicap con amorevole impegno – dichiara Gaeta - Nel comunicato del Movimento 5 Stelle, sono state riportate notizie che offendevano il lavoro e l’impegno dei tanti operatori del centro ed anche gli assistiti e le loro famiglie. Notizie proposte con il chiaro intento diffamatorio che sono state valutare dai nostri legali e, quindi, è stata inoltrata una dettagliata denuncia-querela alla procura di Salerno nei confronti dei firmatari per la quale ci costituiremo parte civile. L’eventuale risarcimento danni che verrà riconosciuto sarà devoluto interamente all’acquisto di materiali e beni destinati esclusivamente ai ragazzi sfortunati che assistiamo ed ospitiamo nel nostro centro».
Luella Mazzara
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