L’ira dei familiari dei pazienti Pronta la protesta

Da martedì stop ai servizi agli utenti all’Ises e i familiari si organizzano per una manifestazione. Mentre ieri sera l’assemblea dei soci ha deciso il futuro amministrativo dell’Ises, i familiari...

Da martedì stop ai servizi agli utenti all’Ises e i familiari si organizzano per una manifestazione. Mentre ieri sera l’assemblea dei soci ha deciso il futuro amministrativo dell’Ises, i familiari degli utenti si sono incontrati per decidere su un’eventuale azione di protesta al blocco delle attività. Il Centro chiude e cresce la preoccupazione dei pazienti che tra qualche giorno dovranno raggiungere altri comuni ed altre strutture per poter eseguire le terapie. Alcuni dovranno arrivare ad Acerno dove l’Asl ha individuato il centro di riabilitazione “supplente”: «Già mesi fa ci avevano indicato di scegliere centri alternativi a quello di Eboli – spiega una mamma – ma se avessi avuto la possibilità di andare altrove non lo avremmo già fatto? Non possiamo raggiungere Acerno quindi dovremo interrompere le terapie». La chiusura del Centro di piazza Pendino oltre a ripercuotersi sui dipendenti che tra qualche giorno resteranno senza lavoro, avrà ricadute anche sugli assistiti: «Ci stiamo organizzando per il 1 dicembre – fa eco un papà preoccupato – è indispensabile che l’Ises non chiuda altrimenti nostro figlio dovrà cambiare terapisti, per lui significa doversi riambientare, creare un nuovo rapporto con i nuovi terapisti. Saremmo punto e a capo. Non possiamo stare con le mani in mano».