L’interesse dei piemontesi per la Centrale del latte

Il presidente della municipalizzata di Torino è interessato all’acquisto «Occorre fare sistema tra aziende simili per contrastare le multinazionali»

La Centrale del Latte di Salerno continua a fare gola. A dichiarare un interesse nei confronti dell’azienda salernitana è stato Luigi Luzzati, presidente della Centrale del Latte di Torino nel corso della Star Conference di Borsa Italiana che si è tenuta ieri a Milano. «Continuiamo a monitorare le aziende pubbliche che devono essere privatizzate e che i Comuni devono vendere ma non lo fanno - ha dichiarato - Pensiamo alla Centrale del Latte di Brescia. Oltre a questa, siamo interessati alla Centrale del Latte di Firenze e di Salerno». L’idea di acquistare la municipalizzata salernitana nasce dalla consapevolezza che occorre «fare sistema tra aziende locali molto simili, fare rete per contrastare le grandi multinazionali con beneficio anche del mondo agricolo». Musica per le orecchie dei rappresentanti sindacali che, infatti, subito intervengono sull’argomento.

A parlare è il segretario della Cisl Salerno Raffaele Baldassarre per il quale l’ipotesi di interessamento «risponde ad alcune esigenze, evidenziate dalle organizzazioni sindacali, sin dai mesi scorsi quando si è avviato, per poi concludersi in maniera infruttuosa, l’iter per la privatizzazione dell’azienda di via Monticelli». Secondo il sindacalista attraverso la creazione di una rete, come auspicato da Luzzati, «si garantirebbe, a differenza di altri scenari, la permanenza nella sua attuale sede dello stabilimento produttivo, circostanza che i sindacati avevano sempre posto come condizione imprescindibile». La speranza è che davanti a queste dichiarazioni che testimoniano come l’azienda salernitana sia davvero un piccolo gioiello, l’amministrazione torni ad aprire il dialogo con i sindacati interrotto dopo le proteste di febbraio. Intanto, l’argomento Centrale del Latte è stato anche al centro della riunione dei capigruppo che si è tenuta ieri mattina al Comune di Salerno. A sollevare la questione è stato il consigliere Raffaele Adinolfi (Principe Arechi) che ha chiesto ai colleghi di inserire tra i punti all’ordine del giorno del prossimo Consiglio anche il ritiro della delibera con la quale si è autorizzata la dismissione delle quote della municipalizzata. Naturalmente tale richiesta non ha trovato alcun riscontro. «Intanto - commenta proprio Adinolfi - si apprende che una società posseduta per il 20% dal Comune di Torino è interessata all’acquisto della Centrale del Latte di Salerno. Ci chiediamo come mai il Comune più indebitato d’Italia può detenere il 20% di una società che produce latte e questo non valga per Salerno. Siamo sicuri che la quota di minoranza pubblica del Comune di Torino, garantirà i produttori ed allevatori salernitani, i dipendenti ed i consumatori?». ©RIPRODUZIONE RISERVATA