il workshop

L’information technology a servizio dell’agroalimentare

Per ogni chilo di prodotto italiano sul mercato, ne vengono distribuiti cinque falsi. Questo il dato reso noto da Giuliano D’Antonio, responsabile Icea Campania, nel corso del workshop “Le reti...

Per ogni chilo di prodotto italiano sul mercato, ne vengono distribuiti cinque falsi. Questo il dato reso noto da Giuliano D’Antonio, responsabile Icea Campania, nel corso del workshop “Le reti intelligenti per il green business” tenutosi presso la sala congressi della Federazione Campana delle Banche di credito cooperativo. Per questo motivo diventa fondamentale mettere a punto un sistema di tracciabilità che tuteli il prodotto sul mercato. In questo senso, l’information technology può rappresentare un valido aiuto. «Diventa fondamentale – ha spiegato Antonio Sessa della B.I Strategy che ha promosso l’incontro – trasformare i dati in informazioni. Occorre ottimizzare i processi gestionali per migliorare la qualità delle produzioni e anticipare i trend di mercato. I dati prodotti dai software devono essere integrati tra loro. E’ una problematica avvertita in tutti i settori ma che se risolta può portare al rilancio delle imprese, soprattutto agroalimentari». Inoltre i dati prodotti saranno «una prova di garanzia per il sistema di vigilanza del buon lavoro svolto», ha spiegato ancora D’Antonio. Al workshop erano anche presenti Francesco Vildacci (direttore Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo), Vincenzo Trama (responsabile Ibm Pmi Campania) e Pasquale Persico (Ordinario Economia Politica Università degli Studi di Salerno). A moderare l’incontro Ernesto Pappalardo.