L’inferno vicino all’outlet Nasce una mega discarica

Una situazione al limite del surreale quella che si registra in zona San Nicola Varco, in prossimità del Cilento Outlet Village. Le segnalazioni di questi ultimi giorni, hanno portato alla luce una vera e propria discarica a cielo aperto a cui si può accedere facilmente: infatti, inoltrandosi lungo la strada che corre parallela all’outlet, si può notare la costante e crescente presenza di rifiuti di ogni tipo, dall’organico al multimateriale, dal vetro alle siringhe usate. In quella stessa area già in passato si riscontrò un abbandono indiscriminato di rifiuti, in quella che doveva essere la sede del mercato ortofrutticolo e che col tempo divenne il rifugio per cittadini extracomunitari, per poi essere sgomberata .

Ora l’allarme rifiuti si è ripresentato. Oltre all’inevitabile tanfo che si innalza dalla spazzatura, si aggiunge anche il problema della discarica che nasce e continua a crescere proprio nei pressi di uno dei “fiori all’occhiello” della città commerciale, il Cilento Outlet Village, che, oltre alle migliaia di visitatori, ospita eventi e artisti da ogni parte d'Italia.

I dipendenti del centro commerciale non hanno idea del perché di questa situazione e da quanto tempo quest’accumulo di rifiuti vada avanti, ma alcuni di loro hanno manifestato disappunto per il tanfo: «In base a come cambia la direzione del vento, il cattivo odore proveniente dai rifiuti arriva fin qui, impestando l’aria», ci racconta un addetto alle vendite.

Nella mega-discarica sono stati sversati rifiuti di ogni genere: televisori, materassi, coperte, rifiuti organici, sedie, carte e cartoni, pneumatici, macchinine e tricicli per bambini e addirittura water ancora intatti. Con le piogge di questi giorni la situazione non ha fatto altro che peggiorare e col passare del tempo ripulire e bonificare l’area potrebbe risultare sempre più dispendioso.

La zona di San Nicola Varco è diventata famosa in passato per imponenti blitz dei carabinieri contro l’immigrazione clandestina come lo sgombero di oltre ottocento braccianti marocchini. E più recentemente perché l’area è stata individuata come uno dei possibili siti dove poter localizzare le Fonderie Pisano. Da anni si parla incessantemente di una sua riqualificazione, ma ancora non si è giunti a degli interventi concreti. Nell’ottobre 2016 ci fu un incontro per gettare le basi di un progetto di un Distretto Agroalimentare, in cui furono coinvolte anche altre città. Ma la presenza di discariche a cielo aperto dovrebbero essere il primo problema da risolvere per dare il via ad un progetto del genere ed evitare che una zona così importante per la città venga declassata a sversatoio.

Filippo Folliero

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