L’inferno alle spalle del Centro sociale

A Pagani degrado nella zona di San Rocco. Doveva essere un fiore all’occhiello della città

PAGANI. «Noi siamo abbandonati. Qui non c’è nessuno. Il Comune e le istituzioni sono assenti e non ascoltano le nostre richieste».

Questo lo sfogo di una residente di via San Rocco, il rione che sorge alle spalle del Centro Sociale cittadino. Non è bastato circa un decennio ai residenti per vivere in un quartiere che possa definirsi dignitoso.

Panchine divelte, sporcizia e disservizi sono ormai all’ordine del giorno da anni, nonostante le numerose istanze prodotte dagli abitanti nei confronti dell’Ente. Il recente insediamento urbano versa infatti in condizioni di degrado, con forti carenze strutturali che ormai non sono più tollerabili. Addirittura non esiste il manto stradale.

Le traverse che collegano i numerosi parchi edificati sulla strada sono di fatto prive di asfalto.

Solo polvere, terriccio e tante buche che rendono difficile il passaggio ad automobilisti e pedoni, costretti ad attraversare il quartiere al buio visto che i lampioni, installati soltanto un anno fa, non sono ancora entrati in funzione. Una situazione imbarazzante se si conta anche che al momento dell’acquisto delle case i residenti hanno versato centinaia di euro a famiglia nelle casse comunali per i dovuti oneri di urbanizzazione: più di dieci anni fa.

E invece manca tutto. I marciapiedi, costruiti di recente, si presentano già con aspetto deteriorato e in alcune parti sono ancora incompleti. Dalla strada poi fuoriescono di parecchi centimetri i tombini: oltre al rischio per le auto, non risulta difficile inciampare. La cosa ha spinto qualcuno ad applicare su un tombino evidentemente oltre il livello della strada un rudimentale segnale di pericolo. Anche il piccolo parco verde destinato ai giochi dei bambini è in uno stato di totale abbandono. Inaugurato in pompa magna con banda musicale ed inno nazionale, si mostra da tempo pieno di rifiuti, con le giostre ricoperte dalle erbacce, sparse inoltre in tutto il quartiere.

«Diventa difficile anche portare a spasso il cane», afferma un altro residente. Una condizione davvero esasperante per gli abitanti, che nel corso di questi anni non si sono tuttavia rassegnati all’idea di vivere nel degrado. Numerose infatti le richieste fatte al Comune per completare i lavori di urbanizzazione, con alcune petizioni sottoscritte da tutti i residenti. Qualcuno aveva anche pensato ad un autofinanziamento per provvedere alla pulizia delle strade, senza però ottenere successo: «Paghiamo già le tasse. Deve farlo il Comune», hanno ribattuto gli altri.

Federico Esposito

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