san mauro cilento

L’indennità per salvare il museo

Fernando Marrocco mette a disposizione lo stipendio di vicesindaco

SAN MAURO CILENTO. Ad inizio 2015, per il museo “Eleousa” si era paventato il rischio della chiusura. Aperta dal 2000, la struttura ospita un archivio Storico-Diplomatico in cui sono conservati manoscritti che vanno dal XVI al XIX secolo ma anche vari reperti archeologici del Cilento di età greca e romana, manoscritti, volumi a stampa e una pregiatissima icona della Madonna con in braccio il Bambin Gesù proveniente da Costantinopoli. Dopo l’appello del direttore Osvaldo Marrocco per salvare il museo e la sua preziosa collezione, è scesa in campo l’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Carlo Pisacane, che si è fatta carico delle spese più impellenti ritenendo il museo «un’importante risorsa per i cittadini di San Mauro». La vicenda, nel periodo di campagna elettorale, arrivò anche alla Regione per opera di un consigliere di maggioranza dell’amministrazione Caldoro, ma passato il fervore delle votazioni le promesse sono rimaste tali. Da allora sono passati circa 6 mesi e la situazione è sì migliorata ma non abbastanza per scongiurare la chiusura. Nonostante le difficoltà, le iniziative culturali non si sono fermate «grazie all’aiuto dei singoli – fanno sapere dalla direzione – siamo andati avanti fino ad ora resistendo strenuamente. Sembra quasi che ci siano dei poteri forti che ci vogliano far chiudere». Nella vicenda spunta oggi una piacevole novità: il vice-sindaco, Fernando Marrocco, ha rinunciato integralmente alla sua indennità di carica che verrà interamente devoluta per tutte le spese che dovrà sostenere la struttura. In questo modo la chiusura è allontanata ma c’è ancora molto da fare: «non ci daremo per vinti – dicono dal museo – fin quando non avremo la certezza di non dover chiudere. Utilizzeremo ogni mezzo per salvaguardare un pezzo di storia di San Mauro».

Arturo Calabrese