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«L’inceneritore non passerà»

Presidio all’assessorato all’Ambiente. Due società per la gara

NAPOLI. L a manifestazione di protesta, il presidio e l’assedio all’assessorato regionale all’Ambiente, la mattinata di caos non hanno bloccato la prima seduta della gara per l’aggiudicazione ai lavori del nuovo termovalorizzatore. La Commissione, dopo aver aperto le buste, ha ammesso entrambe le società che ne avevano fatto richiesta: A2A e Ati Astaldi-Termomeccanica. Anche se lo stesso assessorato, guidato da Giovanni Romano, ha precisato che «non vi è stata nessuna aggiudicazione della gara e che, di conseguenza, non si darà alcun avvio ai lavori di realizzazione dell’impianto». Si è solo conclusa la procedura relativa alla acquisizione delle manifestazioni di interesse. Un passaggio necessario «per ottemperare a due leggi dello Stato e per dare seguito alle richieste della Comunità Europea – ricordano all’assessorato – Sono allo studio del tavolo tecnico istituito dal Ministero dell’Ambiente con Cnr, Enea e Ispra tutte le soluzioni possibili per individuare una eventuale alternativa all’impianto». Un termovalorizzatore per nulla gradito ai manifestanti di Giugliano e dintorni, che ieri mattina sono scesi in piazza presidiando l’assessorato all'Ambiente della Regione, in via De Gasperi, provocando la chiusura della strada, riaperta al traffico solo nel pomeriggio. Ma che non piace neppure al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. «È il momento della mobilitazione permanente, non ci fermiamo», ha detto ieri, ribadendo la linea del no all’inceneritore né a Giugliano né in altri posti.

I manifestanti, che chiedono la revoca del bando e la camcellazione dell’ipotesi di reazlizzare in termovalorizzatore a Giugliano e altrove, hanno già annunciato nuove manifestazioni e nuove iniziative di protesta che andranno avanti, sostengono, fino a quando il bando non verrà completamente annullato.