L’inasprimento delle pene divide i commercianti

Trotta di Confcommercio: «Città sporca, è giusto chiudere i locali recidivi» Trezza di Confesercenti: «Prima si rispettino gli accordi e si rivedano gli orari»

Commercianti e associazioni divisi sull’inasprimento delle pene per le violazioni nella raccolta differenziata. Non sono pochi quelli favorevoli all’ipotesi di chiusura dei locali in caso di recidività delle trasgressioni alle regole. «Mi sembra giusto – afferma il presidente della Confcommercio, Luigi Trotta – Il provvedimento darebbe anche il segnale di una “ripresa”. Quest’amministrazione non si è mai resa conto che il centro storico è il nostro appeal principale. Non c’è controllo del territorio, non c’è controllo sui rifiuti, né rispetto alle deiezioni canine. Quello che sta mancando alla città è l’eleganza e la pulizia».

A documentare lo “scempio” anche nelle traverse del centro storico, a partire da via Nigro, è il presidente del comitato Ordine e Quiete, Giuseppe Salsano, che ha realizzato un vero e proprio dossier con foto, data e ora sul conferimento selvaggio da parte di alcuni esercenti. «Io sono dell’avviso che l’inasprimento del regolamento è necessario e indispensabile per mettere un po’ d’ordine nel centro cittadino, che ha perso la sua storica identità – afferma Salsano – Cumuli di rifiuti, musica alta e occupazione abusiva di suolo pubblico hanno distrutto il nostro salotto buono. L’esiguità delle contravvenzioni, specie per la musica alta e l’occupazione abusiva di suolo pubblico, ha portato gli esercenti a fregarsene delle violazioni. Il costo della multa proporzionato all’incasso serale è irrisorio. Bisogna elevare la cifra delle sanzioni e chiudere i locali i cui gestori sono recidivi ma anche predisporre controlli più serrati».

Ad andarci più cauto è il presidente della Confesercenti, Aldo Trezza, che chiede innanzitutto di rivedere gli orari di conferimento sia per l’utenza domestica che per quella commerciale. «Prima di inasprire le pene – sostiene Trezza – bisogna rispettare gli accordi, come quello di prevedere dei contenitori con card personalizzate alle spalle dei giardini ex San Giovanni. Poi bisogna rivedere gli orari. Per me, l’umido andrebbe buttato tutti i giorni con un doppio passaggio degli addetti alla rimozione. Non è possibile, per esempio, tenere i rifiuti organici in un negozio che osserva un pomeriggio di chiusura per poi buttarli il giorno dopo».

Insomma, l’inasprimento del regolamento comunale, al quale stanno lavorando l’assessore all’Ambiente, Fortunato Palumbo, e i dipendenti dell’ufficio Suap del Comune, fa discutere non poco. L’obiettivo è il contrasto al fenomeno, sempre crescente, del conferimento selvaggio dei rifiuti. Le nuove regole, che potrebbero presto essere introdotte, dovrebbero prevedere, tra l’altro, la chiusura temporanea dei negozi dopo la terza multa.

Annalaura Ferrara

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