L’impegno di Caldoro per la seconda Asl

Il presidente a Policastro ha anche affrontato i temi della scuola e della comunità montana

SANTA MARINA. Non era un incontro elettorale eppure, ieri sera, ad accogliere Stefano Caldoro a Policastro Bussentino c’erano centinaia di persone. Amministratori locali, professionisti, medici, ma soprattutto docenti e dirigenti scolastici. Caldoro, insieme al consigliere regionale Giovanni Fortunato e al direttore generale dell’ufficio scolastico regionale, Luisa Franzese, ha presentato la nuova programmazione Pon 2014/ 2020.

Si è discusso principalmente del mondo della scuola e delle nuove opportunità offerte dai Pon ma, al termine della presentazione il governatore ha incontrato anche un gruppo di operai della comunità montana (senza stipendio da circa dodici mesi), rappresentanti della sanità locale e alcune donne che hanno inscenato una pacifica forma di protesta contro la paventata chiusura del centro di riabilitazione “Juventus” di Vibonati. Tra gli operai della comunità anche l’ex assessore provinciale Attilio Pierro, anch’esso dipendente forestale, che ha chiesto un maggiore impegno del governo regionale. «Capisco le vostre rimostranze – ha spiegato Caldoro – ma la responsabilità di questa triste vicenda è dei miei predecessori che effettuarono atti illegittimi. Avevano preparato il vostro licenziamento. Ad ogni modo c’è attualmente il massimo impegno della Regione».

Non ha perso l’occasione invece il consigliere Fortunato per ricordare a Caldoro l’impegno di istituire l’Asl Salerno sud. «Stiamo lavorando sulla questione – ha assicurato Caldoro – ho inviato la proposta di legge di Fortunato al ministero e stiamo cercando di trovare una soluzione. Per istituire una seconda Asl bisogna andare in deroga, per questo serve una mano da parte del governo». Poi riferendosi al tema dell’incontro ha aggiunto: «Dal Cilento parte questa riflessione sulla scuola e sugli investimenti. Qui con i numeri alla mano, con la nuova programmazione c'è la conferma che abbiamo riequilibrato le risorse, dato la giusta attenzione a tutte le aree. Qui abbiamo la forza, senza essere smentiti, di dire e sostenere che nessuno come noi ha dato attenzione a tutte le zone».

Vincenzo Rubano

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