L’ex sindaco sponsor Per le comunali serve un ente amico

È stato il pressing dei suoi uomini a determinare la virata Bonavitacola portavoce con le categorie produttive

SALERNO. È l’intreccio politica, imprenditori e industriali. Sì perché la scelta di Andrea Prete come presidente della Camera di commercio può essere ritenuto il successo della politica sul mondo produttivo. O, meglio, è l’ennesima vittoria di Vincenzo De Luca, che ha mosso i fili dell’operazione muovendo le pedine al momento giusto e dando scacco matto a tutti. L’ex sindaco di Salerno è stato il vero regista, nemmeno tanto occulto, dell’operazione che domani porterà l’ex presidente di Confindustria a sedere sullo scranno più alto dell’Ente camerale. Perché Prete era sì uno dei probabili candidati (di lui si era parlato sin dalle dimissioni di Guido Arzano) ma, conti alla mano, non aveva la forza elettorale di competere con i rappresentanti di altre categorie, ben più forti da un punto di vista numerico. Aveva pure cercato di mettersi in contatto con gli altri consiglieri, ma il tentativo non era andato a buon fine. Il gap, però, è stato spazzato via con un solo colpo di spugna e in pochissimi giorni. Perché l’handicap ha avuto ragione d’esistere fin quando non è sceso in campo il presidente della Regione, che rotti gli indugi ha dato incarico ai suoi pretoriani, e in particolar modo al vice Fulvio Bonavitacola e all’assessore comunale e consigliere regionale Franco Picarone, di avviare le trattative. Una volta dato il via libera i telefoni sono diventanti bollenti. Telefonate anche di mezz’ora per convincere gli indecisi e gli scettici e preparare il campo alla mossa finale che si è rivelata vincente: la partecipazione personale di Bonavitacola all’incontro tra i commercianti e gli artigiani. Che qualche giorno prima di ferragosto avevano trovato un’intesa, riservando la presidenza agli artigiani. L’accordo si è rotto quando Bonavitacola ha chiesto ai partecipanti alla riunione il perché si volessero escludere dai giochi gli industriali, perorando la loro causa e proponendo nuovamente Prete. Il resto è storia recente, con l’intesa trovata nelle ultime ore e la convergenza sul rappresentante di Assindustria. Che è uno degli uomini di fiducia di De Luca, tant’è che era stato anche in predicato di candidarsi alle regionali, nella lista di appoggio Campania Libera.

A questo punto, tutto sembra essere già scritto e frutto di una precisa strategia. Perché probabilmente il disegno di De Luca era un altro e si è materializzato adesso, con anticipo rispetto a quanto concordato. Prete traghetterà l’Ente camerale per otto mesi, quando si svolgeranno le nuove elezioni per scadenza naturale del mandato. E guarda caso quest’appuntamento coinciderà con le comunali del prossimo anno, le prime senza De Luca dopo un decennio. Letto in quest’ottica, nell’ambito della spartizione degli incarichi, la Camera di commercio rappresenta un centro di potere troppo importante, che non poteva essere assolutamente consegnato nelle mani di un avversario politico. (g.d.s.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA