L’ex sindaco Amato «Sanità in Costiera tutte le carenze»

MAIORI. «Il piano sanitario della Costiera non considera adeguatamente i bisogni del territorio e il ceto politico e istituzionale, che amministra i paesi della costa, mostra pressapochismo verso le...

MAIORI. «Il piano sanitario della Costiera non considera adeguatamente i bisogni del territorio e il ceto politico e istituzionale, che amministra i paesi della costa, mostra pressapochismo verso le problematiche sanitarie». La denuncia è dell’ex sindaco di Maiori, Francesco Amato, che come medico di base lancia l’allarme e chiede l’intervento dell’attuale primo cittadino di Maiori, Antonio Della Pietra, presidente della Conferenza dei sindaci della Costa d’Amalfi.

«Gli ambulatori distrettuali – evidenzia Amato nel segnalare alcune criticità - sono stati drasticamente ridotti nel personale. Manca il nefrologo, presenza necessaria per pazienti non deambulanti, lo pneumologo, insostituibile per broncopneumopatici in ossigenoterapia domiciliare a lungo termine». Anche l’assistenza domiciliare integrata presenta diverse carenze. «L’Adi – rimarca Amato – è uno strumento indispensabile in quanto prevede un servizio a domicilio per i pazienti fragili che possono ricevere prestazioni che, altrimenti, dovrebbero essere praticate a livello ospedaliero, con un maggiore costo da parte delle casse pubbliche. Attualmente, purtroppo, non vi è la possibilità di effettuare, a letto del paziente, un accesso venoso centrale per la nutrizione parenterale o l’inserzione di un sondino naso gastrico per l’alimentazione enterale oppure il semplice debridement di una piaga da decubito. E tutto ciò per l’assenza o l’indisponibilità di professionalità adeguate e a scapito della tutela della salute».

A detta di Amato, altresì, un’altra nota dolente è l’assenza, presso il presidio di Castiglione di Ravello, dove ha sede l’ospedale, di prestazioni di day-hospital e day-surgery. «Il pronto soccorso - precisa Amato – svolge un ruolo ineliminabile nel settore dell’emergenza-urgenza. Si potrebbero, però, prevedere altri servizi diagnostici, come un centro antidiabetico, il monitoraggio della pressione arteriosa e Ecg, l’endoscopia digestiva, la gestione a distanza dei pazienti con strumenti di tele diagnostica, la prevenzione del cancro della mammella e colo-retto, nonché terapeutiche-piccola chirurgia generale e oculistica».

Gaetano de Stefano

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