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L’ex colonia in Cassazione Pierro spera in assoluzione

Sarà la Cassazione a dire l’ultima parola sull’Angellara home, la colonia trasformata in albergo per la quale finì nei guai, tra gli altri, l’ex arcivescovo Gerardo Pierro. Dopo la sentenza d’appello...

Sarà la Cassazione a dire l’ultima parola sull’Angellara home, la colonia trasformata in albergo per la quale finì nei guai, tra gli altri, l’ex arcivescovo Gerardo Pierro. Dopo la sentenza d’appello di marzo – che ha dichiarato prescritto per monsignore il reato di truffa ma disposto nove mesi di pena per don Comincio Lanzara – le difese dei religiosi e dei tecnici condannati hanno depositato il ricorso alla Suprema Corte. Il difensore dell’arcivescovo emerito, l’avvocato Paolo Carbone, ha formulato un’istanza relativa a una contravvenzione per un altro imputato, ma la speranza è che i giudici romani possano rivedere in toto la sentenza di secondo grado, emettendo una pronuncia di assoluzione che riabiliterebbe il prelato e smonterebbe l’inchiesta giudiziaria condotta dal sostituto procuratore Roberto Penna.

A chiedere un’assoluzione per tutti gli imputati era stato in Appello lo stesso sostituto procuratore generale Renato Martuscelli, i giudici hanno invece condannato professionisti e tecnici comunali con pene dai quattro e gli otto mesi, confermato il reato di falso ideologico per don Comincio e dichiarato prescritta l’ipotesi di truffa. Il decorso del tempo ha impedito una pronuncia nel merito, ma nelle motivazioni la Corte ha ribadito che «l’unica funzione congruente con la finalità della zona dell’ex convitto era solo quella assistenziale ed educativa di colonia marina» e che dalle condotte degli imputati sarebbe derivato un ingiusto vantaggio patrimoniale. Ora la parola passa alla Cassazione. (c.d.m.)

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