L’Europa blocca i fondi Metanizzazione a rischio

Per la Comunità europea i Fas non possono essere usati per questi lavori In pericolo i lavori nei 70 comuni cilentani. Il sindaco di Capaccio scrive a Letta

CAPACCIO. La Camera ha modificato l’emendamento relativo ai finanziamenti per la metanizzazione in 70 comuni del Cilento e della Valle del Calore caricando gli oneri sui fondi Fas. Ma la Comunità europea ha stabilito che i fondi Fas non possono essere impiegati per la metanizzazione. Ora il rischio è che queste risorse concretamente non possano essere sfruttate. E il sindaco di Capaccio-Paestum, Italo Voza ha scritto al presidente del Consiglio, Enrico Letta, e al presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia.

Per la metanizzazione i Comuni di Capaccio ed Albanella hanno ottenuto un finanziamento di 20 milioni di euro. L’emendamento approvato in Senato prevede un impiego di 140 milioni di euro per completare la metanizzazione nel Cilento per il periodo 2015-2021, autorizzando la spesa di 20 milioni l’anno.

Le procedure sono iniziate nel 2008 con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra gli enti locali, proseguite sino al completamento delle progettazioni ed all’individuazione di concessionari privati.

Il processo di metanizzazione vede coinvolti circa una settantina di comuni del Cilento da Castellabate in giù compresa l’area interna.

«Le società concessionarie – scrive Voza nella nota – individuate con una procedura ad evidenza pubblica, hanno dato corso sulla base delle intese raggiunte nell’incontro presso il ministero dello Sviluppo Economico con i sindaci dell’area del Cilento, ad intraprendere la realizzazione delle opere impiegando allo stato centinaia di unità lavorative. Il mancato finanziamento determinerebbe il fermo delle attività e il licenziamento delle maestranze, oltre a impedire una nuova occupazione per oltre 500 unità. E’ una vera offesa al territorio e a noi sindaci, è noto a tutti che l’utilizzo dei fondi Fas è bloccato per le condizioni poste dal patto di stabilità richiesto dall’Europa e che l’utilizzo degli stessi non rientra nelle previsioni fatte dall’Ue per il completamento della metanizzazione».

Voza chiede:«Che sia garantita, a decorrere dal 2014, la reale e concreta finanziabilità dell’intervento infrastrutturale mediante il ripristino della norma votata in Senato».

Nello specifico l’emendamento approvato dal Senato prevede la concessione ai Comuni ed ai Consorzi contributi in conto capitale fino al 54% del costo dell'investimento previsto. I contributi saranno erogati qualora l’avanzamento dell’opera raggiunga un’entità non inferiore al 25% della spesa ammessa al finanziamento.

Angela Sabetta

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