L’esistenza nell’ombra tra le strade di Giffoni «Vicenda assurda» 

In pochi la conoscono ma tra i residenti c’è incredulità «Qui tanti stranieri, speriamo che il piccolo stia bene»

GIFFONI VALLE PIANA. Abitava in via Roma, a Giffoni Valle Piana, non lontano dalla chiesa madre della Santissima Annunziata la donna 32enne polacca che ha portato via dall’ospedale di Salerno il suo neonato per evitare l’affido disposto dal Tribunale di Salerno. Un gesto, il suo, che ha suscitato incredulità e stupore in paese, anche se nessuno sa fornire notizie sulla donna. Nella zona sembrano cadere tutti dalle nuvole. “Qui è una mattinata tranquilla, come tutti gli altri giorni - spiegano alcuni residenti e commercianti - Tra via Roma, piazza Vittoria e il vicolo dell’Annunziata vivono stranieri di varie etnie. Ci sono persone perbene e lavoratori, anche se non manca, tra loro, qualcuno che purtroppo balza agli onori della cronaca”.
Nessuno, in via Roma, sa dare però riferimenti precisi sulla donna. «Chissà quante volte sarà passata di qua - afferma Giuseppe, un residente - Forse, se vedessi una sua foto potrei pure capire di chi si tratta, ma così non riesco a essere di aiuto. Non sono razzista, ma credo che serva un censimento capillare. Ci sono affittuari in nero che ospitano tanti stranieri, probabilmente alcuni vivono ammassati in un’unica stanza. Credo si dovrebbe intervenire per capire chi sono, come vivono, che fanno. Dalle notizie emerse sembra che questa donna abbia dei precedenti e una situazione familiare difficile. Mi dispiace, ma come si fa a mettere al mondo dei figli sapendo poi di non poterli crescere?».
Anche Marco, un altro residente, non riesce a individuare la donna che sta facendo parlare tutto il paese: «Trascorro qui, al circolo ricreativo, diverse ore della sera a giocare a carte - commenta - A volte, alcuni stranieri vengono a bere in gruppo, raggiungono i giardini pubblici, qualcuno si ubriaca. Sono persone che durante il giorno vanno a lavorare nei campi agricoli della Piana del Sele». Passa una giovane donna, ascolta la conversazione e interviene: «Mi chiamo Maria e sono madre di tre figli. Mi dispiace che questa donna è stata costretta a scappare con il proprio figlioletto dall’ospedale. Lei già sapeva che, anche stavolta, i giudici avrebbero, giustamente, disposto l’affido. I figli sono figli. Non la giustifico per quello che ha fatto, ma bisognava evitare di arrivare a tanto. Questo film lei lo aveva già visto in precedenza. Mi auguro solo che tutto si risolva per il meglio, sia per lei che per il suo bimbo. Vorrei però solo aggiungere - conclude Maria - che alcune straniere, sottolineo alcune, non si comportano proprio bene e, anche nella nostra piccola comunità, hanno fatto molti danni morali ed economici a famiglie giffonesi».
Piero Vistocco
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