L’ente di bonifica del Sarno è creditore e fa sequestrare 5 mezzi al Municipio

PAGANI. Nuova figuraccia per il Comune di Pagani. I vertici di Palazzo S. Carlo sono morosi nei confronti del Consorzio di bonifica del Sarno. Ieri la notizia dell’avvio della procedura di sequestro...

PAGANI. Nuova figuraccia per il Comune di Pagani. I vertici di Palazzo S. Carlo sono morosi nei confronti del Consorzio di bonifica del Sarno. Ieri la notizia dell’avvio della procedura di sequestro di alcuni automezzi è stata resa ufficiale. Due motociclette in uso alla Polizia municipale paganese e tre mezzi in comodato d’uso alla Pagani Servizi sono stati sequestrati per una procedura di riscossione. Il Consorzio di bonifica del bacino del Sarno ha avviato la procedura di riscossione coatta dei tributi dovuti dagli enti del territorio, avviando prima l’ingiunzione fiscale e successivamente il fermo amministrativo dei mezzi in dotazione ai comuni, disposto da parte del concessionario della riscossione tributi. Pagani è tra le prime città ad essere stata colpita per le sue inadempienze economiche. Il Comune in ogni caso ha già avviato l’ex articolo 700, ossia la richiesta di procedura d’urgenza (in considerazione dell’uso per il pubblico interesse dei beni) e lunedì prossimo il giudice interpellato potrebbe già essere chiamato a decidere sulla questione. Il debito contratto dall’Ente attualmente gestito da Salvatore Bottone parte dal 2002 con l’amministrazione del suo successore Alberico Gambino ed è proseguito negli anni fino al sequestro avvenuto in questi giorni. Delusione sarebbe stata espressa dal primo cittadino Bottone per l’indisponibilità da parte del Consorzio nei confronti del Comune. Bottone ha evidenziato il comportamento poco flessibile del Consorzio, bravo, a suo dire, solo a mettere in difficoltà gli enti soci invece di procedere alla pulizia degli alvei che creano disagi all’intera collettività. (g. v.)