L’elezione del nuovo rettore Partita la corsa: 7 i candidati

Provengono da Ingegneria, Scienze, Lettere, Giurisprudenza e Medicina I docenti che puntano a sostituire Pasquino hanno già le idee chiare su cosa fare

Correranno in sette. Obiettivo? Indossare l’ermellino il prossimo 26 giugno e succedere, dopo tre mandati, al magnifico rettore dell’Università di Salerno, Raimondo Pasquino. Sette nomi, sette volti, una sola donna e il più giovane ha 47 anni. In ordine alfabetico ecco i candidati alla guida dell’ateneo salernitano, pronti a sfidarsi durante la due giorni di votazioni prevista per martedì 25 e mercoledì 26 giugno: Mario Capunzo, Annibale Elia, Alfredo Lambiase, Enzo Maria Marenghi, Antonio Piccolo, Aurelio Tommasetti e Maria Transirico. Non poteva mancare una rappresentanza del dipartimento di Medicina e Chirurgia e così, Mario Capunzo, classe 1956, è tra i primi ad aver formalizzato la propria candidatura. Prima professore ordinario di Igiene presso la Facoltà di Scienze della formazione, poi, dal 2006 al 2010, ne diviene preside. Mentre dal 1 gennaio 2013 è direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia. Responsabile del Servizio di sorveglianza sanitaria con incarico di medico competente alle Università di Salerno e Orientale di Napoli.

Nel suo programma si legge: «Il campus di Salerno deve porsi l’obiettivo di valorizzare e diffondere i risultati della ricerca, avviare sistematici rapporti con il tessuto economico e produttivo locale, accrescere la presenza degli atenei in attività di trasferimento tecnologico, utilizzare i risultati della sperimentazione nei processi produttivi». Nato a Salerno il 4 dicembre 1949, invece, Annibale Elia, fondatore e presidente del primo corso di laurea di Scienze della Comunicazione in Italia, attualmente è direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione. «UniSa è già presente nei distretti tecnologici regionali che mettono insieme centinaia di imprese e tutte le università campane – si legge nella sua presentazione - occorre partire da queste esperienze per imprimere un maggiore slancio ai rapporti con il territorio». Un curriculum impeccabile accompagna Alfredo Lambiase, professore ordinario di Impianti Industriali presso la Facoltà di Ingegneria; delegato di ateneo al Trasferimento tecnologico; presidente della Commissione spin - off di ateneo; consigliere di amministrazione della Fondazione universitaria di Salerno; componente del Comitato tecnico tcientifico del Consorzio “Osservatorio dell’Appennino Meridionale”; consulente del ministero delle Attività produttive, del ministero del Tesoro, del ministero dell’Università e della Ricerca. Segue nella lista di “papabili” Enzo Maria Marenghi, professore ordinario di Diritto Amministrativo, direttore del Dipartimento di scienze giuridiche, preside della facoltà di Giurisprudenza dal 2008 al 2012. Ha istituito il dottorato di ricerca su Teoria delle istituzioni dello Stato tra federalismo e decentramento; nominato magistrato della Corte dei conti il 9 luglio 2010. Sempre da Ingegneria arriva Antonio Piccolo, professore ordinario componente del Dipartimento di Ingegneria industriale e presidente dell’Adisu (Azienda pubblica per il diritto allo studio universitario). Il più giovane è Aurelio Tommasetti, ordinario di Economia aziendale. È direttore del Dipartimento di studi e ricerche aziendali dell’ateneo, consigliere di amministrazione del campus (presidente della Commissione finanziaria), presidente del Consorzio osservatorio dell’appennino meridionale, socio della Aidea (Accademia Italiana di Economia Aziendale) e della Sidrea (Società Italiana Docenti di Ragioneria e di Economia Aziendale). Ultima, ma non per ordine di importanza, e unica rappresentanza femminile è Maria Transirico, professore ordinario per il settore scientifico disciplinare presso il Dipartimento di ”Scienze”. Referente per il corso di laurea magistrale in Matematica. Direttore dell’Unità di ricerca dell’Indam dell’ateneo di Salerno.

Rita Esposito

©RIPRODUZIONE RISERVATA