L’edilizia stenta a ripartire E gli operai vanno in piazza 

Prevista per lunedì una manifestazione davanti alla sede dei costruttori Spinelli: «Da tempo in provincia non si aprono cantieri di opere pubbliche»

Cantieri fermi al palo. E un intero settore che stenta a riprendersi. La crisi dell’edilizia sembra non aver mai fine e a pagarne le conseguenze sono non soltanto le imprese ma pure gli addetti. Così anche Salerno si mobilita per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale del comparto edile. E lunedì ci sarà una manifestazione sotto la sede dell’Ance Aies, sul corso Vittorio Emanuele, organizzata dalla Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, con una delegazione di lavoratori. «Nonostante i segnali di ripresa anche nella nostra regione con la ripartenza del Pil, assistiamo al perdurare di una situazione di stallo – sottolinea Patrizia Spinelli, segretaria provinciale Feneal Uil – che di fatto paralizza l’intera filiera delle costruzioni. Nella nostra provincia da tempo non si procede all’apertura di nuovi cantieri relativi a grandi opere pubbliche. E quelli già operativi, come Porta Ovest, sono soggetti ad un drammatico stop and go. La fase di stallo degli importanti interventi all’interno del porto rappresenta un’ulteriore gravissima ferita inferta all’edilizia. Si scopre solo oggi che le indagini ambientali propedeutiche alla realizzazione dei dragaggi richiederanno anni con il conseguente rinvio sine die dell’attivazione dei cantieri ed il rischio concreto di un ridimensionamento del traffico merci, oltre al duro colpo già subito da quello crocieristico». Sul piatto della bilancia, tuttavia, i sindacati pongono una serie di problemi che vanno al di là dell’aspetto economico. «Le nostre rivendicazioni – rimarca Spinelli – riguardano non solo l’aspetto salariale, ma pure il riconoscimento del contratto di cantiere, ossia l’obbligo di denuncia/segnalazione per ogni singolo cantiere degli operai al lavoro al suo interno, rimarcando la responsabilità dell’azienda madre dalla quale si originano i sub-appalti. È in questo modo che si rafforzano la sicurezza e la legalità nei luoghi di lavoro dell’edilizia».
Nella piattaforma sindacale rientra il rafforzamento del ruolo degli Enti bilaterali per la formazione e la sicurezza. L’introduzione del libretto elettronico del lavoratore è un utile strumento per tracciare il suo percorso occupazionale e per monitorare al meglio il suo stato di salute. Tra le misure che ricadono nell’area del welfare resta aperto il fronte dell’assistenza sanitaria integrativa attraverso il ricorso a fondi dedicati all’assistenza ed ai percorsi di accompagnamento alla pensione.
«Occorre inoltre evitare – spiega Spinelli – la reintroduzione surrettizia dei voucher che si sono rivelati un vero e proprio cavallo di Troia per il lavoro nero. È, altresì, necessario regolamentare meglio l’apprendistato e vigilare con grande attenzione sul fenomeno della presenza di lavoratori formalmente autonomi nei cantieri». «Non possiamo perdere l’occasione – conclude Spinelli – di avviare una nuova stagione di crescita partendo proprio dalla condivisione delle regole da parte di sindacati ed imprese, puntando a disegnare in maniera condivisa il profilo di un comparto più attento al rispetto delle regole sulla sicurezza del lavoro e sulla trasparenza degli appalti da un lato e, dall’altro, nella consapevolezza di dovere migliorare il livello formativo degli addetti».
Gaetano de Stefano
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