la polemica

L’avvocato di frate Gigino «Servalli paghi 700mila euro»

Non si arrestano, nemmeno nel giorno del tanto atteso spettacolo pirotecnico (che si è tenuto ieri sera ad Amalfi) le polemiche a Cava de’ Tirreni riguardo i discussi festeggiamenti di Sant’Antonio e...

Non si arrestano, nemmeno nel giorno del tanto atteso spettacolo pirotecnico (che si è tenuto ieri sera ad Amalfi) le polemiche a Cava de’ Tirreni riguardo i discussi festeggiamenti di Sant’Antonio e la battaglia legale ingaggiata tra padre Luigi Petrone, rettore del santuario, e l’amministrazione comunale metelliana.

Più agguerrito che mai il legale del francescano che proprio ieri ha annunciato la predisposizione di un ulteriore ricorso al Tar nei confronti del sindaco Vincenzo Servalli, imputando a lui il reato di abuso di ufficio continuato e in concorso con altri. «Abbiamo trasmesso tutti gli atti alla Procura della Repubblica di Nocera perché accerti se nella fattispecie ricorrano gli estremi per il reato di abuso d’ufficio – ha detto l’avvocato Senatore – quantificando una condanna al risarcimento dei danni per almeno 700mila euro e sarà il sindaco a doverli pagarli personalmente».

A Senatore non è andata giù l’intenzione dell’amministrazione di ridimensionare le richieste del convento concedendo il permesso di installazione di luminarie già in dotazione del Comune solo nell’area della chiesa di San Francesco e lungo il corso. «Dal divieto ai fuochi a Monte Castello – aggiunge poi Senatore – si è passati alla proposta dello sparo in piazza San Francesco, dove mai la Questura, giustamente, darebbe il permesso a causa dell’eccessiva vicinanza con la strada».(g. f.)

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