IL DOSSIER

L’Authority ha fatto bene al diabete in Campania

Si uniformano i prezzi per i dispositivi medici

 

NAPOLI - L’Anac fa bene al diabete. O meglio, alle tasche delle Regioni – Campania compresa – che, prima dell’intervento nel 2018 dell’Anticorruzione (nel quale furono segnalate una serie di incongruenze sul versante dalla spesa), impegnavano cifre spropositate per i dispositivi medici per l’autocontrollo e l’autogestione del diabete mellito: strisce per il controllo della glicemia, aghi a penna, lancette pungidito e siringhe da insulina. Con prezzi spesso difformi da regione a regione.

Un caos in un settore dell’assistenza sanitaria che ha una peso rilevante sul bilancio pubblico: il diabete, infatti, è una malattia cronica che si posiziona ai primi posti per incidenza e causa di mortalità nel nostro Paese. Nel 2018 erano infatti almeno 3,2 milioni gli italiani affetti da questa patologia (per il solo autocontrollo e autogestione del diabete venivano infatti spesi fino al 2018 circa 500 milioni di euro l’anno). A quattro anni da quella segnalazione, dicono ora dall’Anac, molto è cambiato, con un risparmio di soldi pubblici quantificato in 110-130 milioni di euro l’anno. (re. sa.)

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