«L’aula dell’inclusione pronta in 10 giorni»
Il sindaco rassicura le mamme del plesso “Manzoni” che avevano espresso timori per la struttura
L’aula dell’inclusione ci sarà. Il sindaco Salvatore Bottone interviene per rassicurare quelle mamme del plesso scolastico “Manzoni” che avevano sollevato il problema. Il primo cittadino ha affidato ad una nota le sue precisazioni. «In considerazione del delicato argomento, è di fondamentale importanza chiarire che non è stata eliminata alcuna aula per l’inclusione, che verrà realizzata nei prossimi 10 giorni, così come discusso anche con la dirigente del primo circolo, Maria Grazia Silverii».
L’amministrazione Bottone informa di aver destinato 10mila euro alla realizzazione di questo nuovo spazio che sarà dedicato all’inclusione. Dopo aver saputo che l’aula di psicomotricità quest’anno sarebbe stata occupata da una classe, a sollevare il caso sono stati i genitori degli alunni della 5 A di cui fa parte Umberto, un bambino autistico. «A proposito di inclusione mi sento di precisare, pur conoscendo le difficoltà di Umberto, l’impegno quotidiano di operatori e famiglie, e in linea con quello che so essere il pensiero della stessa dirigente, che l’aula inclusione è destinata a tutti i bambini speciali, i quali, anche se necessitano di uno spazio loro dedicato in alcuni momenti della giornata, vivono il reale processo di inclusione stando in classe con tutti gli altri bambini e i docenti; persone con le quali imparano ad interagire. Un bambino speciale, infatti, se isolato, è un bambino infelice. Ed è in quest’ottica che l’aula di inclusione diventa un laboratorio per tutti».(m. n.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’amministrazione Bottone informa di aver destinato 10mila euro alla realizzazione di questo nuovo spazio che sarà dedicato all’inclusione. Dopo aver saputo che l’aula di psicomotricità quest’anno sarebbe stata occupata da una classe, a sollevare il caso sono stati i genitori degli alunni della 5 A di cui fa parte Umberto, un bambino autistico. «A proposito di inclusione mi sento di precisare, pur conoscendo le difficoltà di Umberto, l’impegno quotidiano di operatori e famiglie, e in linea con quello che so essere il pensiero della stessa dirigente, che l’aula inclusione è destinata a tutti i bambini speciali, i quali, anche se necessitano di uno spazio loro dedicato in alcuni momenti della giornata, vivono il reale processo di inclusione stando in classe con tutti gli altri bambini e i docenti; persone con le quali imparano ad interagire. Un bambino speciale, infatti, se isolato, è un bambino infelice. Ed è in quest’ottica che l’aula di inclusione diventa un laboratorio per tutti».(m. n.)
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