L'attentato di Brindisiscuote Salerno / Diretta Twitter

Manifestazioni a Salerno, Eboli, Nocera Inferiore, Scafati, Angri con studenti in piazza per testimoniare solidarietà e indignazione. Iniziative spontanee anche in altre città del comprensorio

Alle 7.50 di stamattina una devastante esplosione fuori dall'Istituto professionale Morvillo Falcone. Melissa Bassi, 16 anni, perde la vita. Gravissima un'altra studentessa. E' subito mobilitazione civile a Salerno e in tutta la provincia.

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Salerno sfila a Portanova. “Non si può morire entrando a scuola”: è il motto urlato a Piazza Portanova da decine di salernitani. Un grido flebile per numero di partecipanti ma intensissimo per bontà d’intenti, partito all’unisono, tra giovani e meno giovani, che hanno deciso di mostrare la propria solidarietà verso le vittime dell’attentato avvenuto a Brindisi. La manifestazione, voluta ed organizzata dall’associazione locale Link, ha visto la partecipazione anche di altre sigle, quali: Fiom Cgil, Libera, Legambiente, giovani socialisti ed altri organismi. Presente al sit-in anche una rappresentanza del partito Sinistra, ecologia e libertà. Intanto, ieri sera, sono stati annullati i due concerti previsti a Piazza Portanova e al Museo diocesano in segno di aggregazione al lutto nazionale.

Eboli in piazza.
Il presidio della solidarietà per le vittime dell'attentato a Brindisi, promosso dagli studenti, da tutte le associazioni di categoria si svolge oggi pomeriggio presso la scuola "Vincenzo Giudice" in Piazza della Repubblica. L'Assessorato alla Pubblica Istruzione e l'intera Amministrazione partecipano tutti uniti alla manifestazione. Lo slogan dell'iniziativa è «Qualsiasi cosa farete, non ci fermerete». Tutti i partecipanti sono invitati a tenere in mano un fazzoletto bianco.
«E' un presidio a tutela della democrazia aperto a tutta la cittadinanza e come solidarietà verso le persone coinvolte nel vile attentato a Brindisi presso la scuola Morvillo-Falcone», dichiara l'assessore comunale Adolfo Lavorgna.
«E' un attacco senza precedenti alla democrazia, allo Stato, a tutti i cittadini e le cittadine di questo Paese. Si è scelto per la prima volta di attaccare una scuola, simbolo di democrazia, presidio dei valori che la nostra Costituzione vuole portare avanti, baluardo di legalità», sottolinea ancora Lavorgna.
«Credo che sia assolutamente necessario dare una risposta a quanto successo, senza indugio. Tutti gli ebolitani vogliono così manifestare la loro solidarietà alle famiglie di Melissa Bassi e delle ragazze ferite ed esprimere tutta la loro indignazione per il vile attentato che ha colpito una scuola e delle giovani studentesse. C'è in questi momenti in tutto noi un grande senso di rabbia e sconforto, ma occorre reagire per difendere il nostro paese da quella mafia e quella criminalità che venti anni fa, guarda caso, uccideva e i giudici Falcone e Morvillo e gli uomini della scorta, cui e intitolata la scuola di Brindisi. Per questo manifestiamo questa sera ad Eboli, aderendo alla manifestazione organizzata per quest'oggi da tutte le associazioni studentesche - dichiara ancora l'assessore Lavorgna - Con tutte le scuole ebolitane organizzeremo manifestazioni e momenti di riflessione, per riflettere assieme agli studenti sul valore della legalità».