nel campus

L’ateneo si prepara al dopo Pasquino A giugno le elezioni

Si andrà al voto il 25 e il 26 giugno: obiettivo finale la scelta del nuovo rettore. Conclude il suo incarico, dopo due mandati, Raimondo Pasquino che, lascia spazio a nuovi volti e programmi. Di...

Si andrà al voto il 25 e il 26 giugno: obiettivo finale la scelta del nuovo rettore.

Conclude il suo incarico, dopo due mandati, Raimondo Pasquino che, lascia spazio a nuovi volti e programmi. Di nomi, però, non ne sono ancora trapelati molti, forse proprio a causa del fatto che il termine ultimo per la presentazione delle candidature è fissato per mercoledì 5 giugno. «Più che di nomi si sente il bisogno di nuove proposte – ha spiegato il sregretario provinciale della Flc-Cgil Salerno, Michele Pirone - a partire dalla scansione di temi forti come il dispiegamento delle professionalità e dei giacimenti culturali della docenza e della ricerca. E per finire, cosa più importante di tutte, con l’esigenza di garantire agli studenti la qualità dei servizi ed un ambito organizzativo adeguato alle sfide della conoscenza e del lavoro». È tempo per la Flc-Cgil, pertanto, di una vera sfida elettorale che dovrà intercettare vere emergenze oltreché vere ed adeguate linee di indirizzo strategico per i prossimi anni, in contiguità con i territori e le comunità. La procedura di voto, intanto, come ha spiegato lo stesso Pirone, non sarà delle più facili.

Basti pensare che, nella prima tornata di giugno, bisognerà raggiungere la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto per uscire dalle urne con in pugno il nome del nuovo rettore. Cosa alquanto difficile e lo stesso discorso vale anche per il secondo appuntamento elettorale (laddove appunto non si raggiungesse il numero di preferenze valido nella sede di giugno). Nel terzo incontro, invece, il quadro inizierà a cambiare: in questo caso sarà possibile “incoronare” il nuovo “reggente” della cittadella universitaria salernitana se si verificherà l’unanimità di pareri dei votanti presenti in quel giorno. E se neanche questo bastasse, la soluzione sarà quella del ballottaggio. I nomi maggiormente “additati” dal consiglio verranno riposti nelle urne, con la speranza di avere, finalmente, uno scenario chiaro. Insomma un percorso ostico che, comunque, faticosamente si concluderà prima della fine di luglio. Nel mentre non resta che aspettare mercoledì 5 giugno per avere, quantomeno, chiari i volti e gli obiettivi di coloro i quali si candideranno a guidare l’ateneo salernitano per i prossimi quattro anni. (r.e.)

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