L’Ateneo diventa polo dello sport 

Investimenti in strutture e corsi. Il campus si prepara a ospitare la scherma

L’Università degli Studi di Salerno non si propone solo come polo culturale, ma anche quale punto di riferimento per le attività sportive, nel segno di un campus aperto al territorio. Non a caso il rettore Aurelio Tommasetti e l’avvocato Lorenzo Lentini, presidente del Cusi (il Centro universitario sportivo italiano), lavorano da tempo a stretto contatto, anche per soddisfare la “fame” di sport della popolazione universitaria e non.
«Fin da quando mi sono insediato – spiega Tommasetti – ho voluto che l’Università puntasse sullo sport, inteso pure come disciplina scientifica, istituendo il corso di laurea in Scienze delle Attività motorie, ma anche permettendo la creazione di infrastrutture che mettiamo a disposizione, per 360 giorni all’anno, non soltanto degli studenti universitari e delle federazioni sportive, ma pure dei fruitori residenti nel Salernitano, allo scopo di favorire dei momenti di aggregazione.
«L’Università ha fatto un sensibile passo avanti sul fronte dello sport e dell’impiantistica – sottolinea Lentini – Grazie alla disponibilità e sensibilità del rettore Tommasetti, l’Ateneo ha raggiunto traguardi importanti, aprendo alle federazioni sportive e fornendo al territorio una occasione importante, come quella di ospitare alcuni eventi dell’Universiade 2019. Pochi giorni fa, abbiamo firmato il contratto con Coni Servizi. L’impegno di istituzioni e mondo dello sport universitario, deve essere quello di festeggiare degnamente i sessant’anni dalla prima edizione delle Universiadi: da Torino 1959 a Napoli 2019. Chiediamo, per questo, la collaborazione di tutti per la migliore riuscita di una manifestazione di rilievo mondiale, seconda soltanto alle Olimpiadi».
«Abbiamo investito oltre tre milioni di euro in infrastrutture sportive per ospitare la scherma al campus di Baronissi e il Villaggio olimpico universitario – prosegue il rettore – È motivo di soddisfazione il fatto che siamo la prima amministrazione ad aver bandito ed aggiudicato da tempo la gara, su 63 interventi previsti in Campania. Abbiamo programmato bene e ci siamo mossi, dando la nostra adesione, fin dall’ottobre 2015, quando l’evento è stato assegnato a Napoli. Sono convinto che il prefetto Luisa Latella, il Coni e la Fisu, di concerto con le amministrazioni locali, recupereranno il tempo che si è perso. Per quanto ci riguarda, confermiamo la nostra piena disponibilità. Inoltre, sarà coinvolto il mondo del volontariato, con gli studenti protagonisti. E infine, sarà curato anche l’aspetto medico e sanitario, con docenti e discenti di Medicina e Fisioterapia».
Donatella Ferrigno
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