san valentino

L’assessore bacchetta i negozianti

Pienone al santuario di san Francesco – invaso da coppie di fidanzati pronte a uno scatto fotografico tra i mega-baci di cioccolato allestiti nel chiostro –, decisamente meno le presenze nel centro...

Pienone al santuario di san Francesco – invaso da coppie di fidanzati pronte a uno scatto fotografico tra i mega-baci di cioccolato allestiti nel chiostro –, decisamente meno le presenze nel centro storico in occasione della festa di San Valentino, per la quale il Comune ha promosso la manifestazione “Cava tra amore e musica”. Un risultato che, pur rendendo «molto soddisfatto» per «l’ottima riuscita della manifestazione» l’assessore Marco Senatore, non è bastato a evitare le polemiche e una decisa “bacchettata” ai commercianti da parte del delegato alle Attività produttive e al Turismo. Senatore – dopo aver ringraziato per la collaborazione gli uffici comunali , l’associazione Il Borgo di Gaetano Lambiase, il Gruppo Borgo Scacciaventi-Croce, il gruppo fotografico Black & White del Liceo scientifico “Genoino”, la Metellia servizi, la polizia locale, le associazioni di volontariato e frate Luigi Petrone, promotore di “Dolce amore” al convento di San Francesco (in programma anche oggi) – non esita a sferrare un attacco agli esercenti locali.

«Devo purtroppo lamentare – afferma l'assessore in una nota – come l'intera manifestazione non abbia avuto il dovuto sostegno da parte dei commercianti, che non hanno nemmeno affisso le locandine della stessa alle vetrine dei loro esercizi, e delle loro associazioni di categoria, che si sono limitate ad un appoggio blando e burocratico. Eppure questi eventi – aggiunge Senatore – rafforzano la nostra proposta turistica e costituiscono un’occasione di promozione della città, i cui primi beneficiari sono proprio gli operatori commerciali. Mi auguro che la piena disponibilità da me sempre offerta e il lavoro di raccordo, di condivisione, di sinergia, che ho svolto con determinazione e passione in questi mesi, trovino in futuro maggiore fortuna ed interlocutori più attenti e collaborativi. Non è mai troppo tardi».