L’assedio dei saraceni rivive a Salerno

Ultimo giorno per partecipare alla campagna di crowdfunging e sostenere la rievocazione storica “Principatus Salerni: l’assedio saraceno”. La due giorni - prevista per il 13 e 14 giugno - è...

Ultimo giorno per partecipare alla campagna di crowdfunging e sostenere la rievocazione storica “Principatus Salerni: l’assedio saraceno”. La due giorni - prevista per il 13 e 14 giugno - è organizzata dal gruppo Gens Langobardorum, nato nel 2012 in seno al Gruppo Archeologico Salernitano. Archeologi, storici dell’arte ed appassionati di storia salernitana, hanno deciso di ricostruire gli anni d’oro dei principi longobardi di Salerno che hanno reso la città “opulenta”. Avvicinando così il pubblico alla storia longobarda della città, attraverso la proposta di un museo vivente che si alimenta della ricostruzione di spaccati della vita quotidiana del popolo longobardo. L’assedio che sarà rievocato è quello che porta la data dell’871-72: i saraceni furono allontananti dal principe longobardo Guaiferio che vinse una sanguinosa battaglia fuori le mura di Salerno. La sua vittoria allontanò per sempre il pericolo saraceno dalla costiera campana. La manifestazione prevede la collaborazione delle associazioni Fortebraccio Veregrense di Montegranaro di Fermo, Imperiales Friderici II di Foggia e Benevento Longobarda di Benevento. Saranno riproposti fedelmente gli accampamenti dei longobardi e dei saraceni. Il campo militare sede di spettacolari duelli, esibizioni, dimostrazioni e tornei di tiro con l’arco. La due giorni sarà anche l’occasione per visitare gli edifici longobardi situati nel cuore della città: il complesso monumentale di San Pietro a Corte, S. Andrea de Lavina e S. Maria de Lama. Tutti gli appuntamenti inizieranno alle 17, con laboratori dedicati ai bambini, per terminare in tarda serata. Spazio anche ai golosi con le specialità che saranno preparate dalla Bottega San Lazzaro. Per sostenere l’iniziativa è possibile donare connettendosi al seguente indirizzo: http://linkpdb.me/7544.