RIFIUTI

L’Arpac accusa: «L’ex stir a Battipaglia funziona male»

Prescritte misure per contrastare i cattivi odori

BATTIPAGLIA - Il maxi impianto pubblico finisce nel mirino degli agenti. Per i tecnici dell’Arpac, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, l’ex stir è un disastro: i controllori dell’ambiente si appellano a Regione e Procura, invocando sanzioni penali ed amministrative ai danni di EcoAmbiente. L’Arpac ha redatto il velenoso verbale conclusivo delle ispezioni al tmb, l’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti: blitz effettuati tra il 12 e il 27 marzo e il 27 aprile del 2018. Antonio De Sio , direttore del Dipartimento provinciale, ha firmato le ipotesi di sanzioni, trasmesse, per gli adempimenti necessari, alla giunta campana, alla procura salernitana e alla sindaca Cecilia Francese . Acque inquinate. Le acque di falda sono contaminate. Emerge dai campionamenti sui pozzetti a monte e a valle del sito: nel primo piezometro, si registrano «superamenti della soglia di contaminazione per i parametri di manganese, ferro e piombo», mentre nel secondo caso, l’eccesso riguarda soltanto il ferro. Per gli agenti tanto basta per ravvisare l’ipotesi di una sanzione penale: in casi simili, infatti, il Testo unico per l’ambiente, oltre a salate ammende, prevede la pena dell’arresto. Eppure non è sicuro che i contaminatori siano quelli di EcoAmbiente, e a specificarlo è proprio chi accusa: «Con i superamenti sia a monte che a valle - rileva l’Arpac - non appare immediatamente evidente il nesso causale tra le attività dell’impianto e la contaminazione».

Carmine Landi