L’armatore Messina pronto a sbarcare in città

La flotta dell’imprenditore genovese potrebbe lasciare Napoli per il nostro porto Annunziata e Gallozzi non confermano. «Lo scalo è pronto ad accoglierlo»

«Potrebbe essere una grande occasione per il porto di Salerno». Così il presidente dell’Autorità portuale, Andrea Annunziata ha commentato l’indiscrezione pubblicata ieri dal sito napoletano “Informazioni marittime” circa la possibilità che l’armatore ligure Ignazio Messina, sposterebbe dallo scalo di Napoli a quello salernitano la sua attività. Annunziata non conferma la notizia «per ora resta solo una indiscrezione. Io non ho avuto nessun contatto».

Stessa risposta anche dal presidente Agostino Gallozzi che, secondo le indiscrezioni napoletane, dovrebbe ottenere il maggior vantaggio movimentando con la sua Salerno Container Terminal le merci della flotta di Messina. La decisione dell’armatore genovese, che pare abbia confermato la notizia, secondo il sito napoletano nasce da due motivazioni che riguardano l’operatività del terminal ed il contratto con Soteco in scadenza il prossimo fine giugno. Sui problemi operativi che allontanano le navi Messina da Napoli il principale riguarda i fondali. Le unità in arrivo per alcune linee non possono più approdare a calata Pollena ma devono optare per il vicino Bausan dove trovano un pescaggio adeguato ma non sempre l’ormeggio libero. Tra l’altro, a breve, la flotta si doterà di unità più grandi. Pertanto, il problema andrà ad aggravarsi. Per il porto di Salerno, dunque, si aprirebbe una sfida interessante «nel solco del lavoro che da anni stiamo facendo, valutando contatti e allargando le prospettive di sviluppo» commenta Annunziata. Porto, quello di Salerno, che si troverebbe a dover movimentare una maggiore quantità di merci e dunque porsi: problemi di spazio. «Per il momento possiamo reggere un incremento anche del 30% poi andrà valutata la possibilità di riutilizzo delle aree interne così come quelle dismesse nell’area industriale». Ma il fatto che un armatore così importante (che conta tra i 150 e 180 approdi nave all’anno pari ad un traffico di 50mila teus) indichi come possibile location quella di Salerno, significa che, oltre alla vicinanza con il porto di Napoli, il nostro scalo è oramai pronto ad una sfida più grande. Non solo «l’altro vantaggio è anche quello dell’aeroporto di Pontecagnano che trovandosi in una zona poco urbanizzata, consentirebbe anche il decollo notturno di carghi, cosa che a Napoli non è più possibile. Dunque - spiega Annunziata - non è solo il porto, ma è un sistema più ampio che rende Salerno appetibile». E se Messina stesse solo cercando di capire quali reazioni una notizia del genere suscita negli ambienti dello scalo napoletano? «A questo punto tutto è possibile. Ripeto sono solo indiscrezioni».

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