L’Arcigay contesta Bagnasco

Ottavia Voza presidente dell'Arcigay “Marcella Di Folco” di Salerno, critica duramente il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, e le sue «affermazioni raccapriccianti e lesive della...

Ottavia Voza presidente dell'Arcigay “Marcella Di Folco” di Salerno, critica duramente il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, e le sue «affermazioni raccapriccianti e lesive della dignità tantissime persone». Il riferimento di Voza è all'attacco sferrato da Bagnasco nella prolusione che apre i lavori del Consiglio permanente della Cei, a quella che gli ambienti cattolici bollano come la “teoria del gender”, e cioè il riconoscimento dell'esistenza dell'omossessualità e della transessualità e la richiesta di riconoscimento di diritti da parte di omosessuali e transessuali. «La teoria del gender edifica il transumano» ha detto Bagnasco, chiedendo «un risveglio della coscienza individuale e collettiva» e riprendendo una recentissima affermazione di papa Bergoglio che lo scorso sabato, in visita a Napoli, aveva definito le “teorie del gender” uno sbaglio della mente umana. Bagnasco ha lanciato quindi un attacco contro chi intende «costruire delle persone fluide, che pretendano che ogni loro desiderio si trasformi in bisogno e quindi diventi diritto: individui fluidi per una società fluida e debole».

«Si tratta di un attacco violento e diretto alle persone trans - spiega Voza - La “teoria del gender” non esiste. Nessuno, in ambito accademico, ha mai parlato di teoria del gender. Si tratta infatti di un'espressione, di un artificio retorico, inventato di sana pianta dai cattolici più conservatori e dalla destra più reazionaria per creare consenso intorno a posizioni sessiste e omofobe».

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