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L’appello della Uil: «Applicare anche qui l’atto aziendale»

VALLO DELLA LUCANIA. «Applicare l’atto aziendale nell’ospedale di Vallo della Lucania, per il bene di pazienti e lavoratori». A lanciare l’appello all’Asl Salerno è Biagio Tomasco, segretario delle...

VALLO DELLA LUCANIA. «Applicare l’atto aziendale nell’ospedale di Vallo della Lucania, per il bene di pazienti e lavoratori». A lanciare l’appello all’Asl Salerno è Biagio Tomasco, segretario delle politiche sanitarie della Uil Fpl Salerno. Il tutto dovrebbe passare attraverso una riorganizzazione della vecchia struttura, rivedendone alcuni punti. «C’è da rilevare – evidenzia Tomasco – l’attuale ridondanza delle due chirurgie, quella generale e quella d’urgenza, attualmente riunite nell’unica chirurgia generale». Questo darebbe l’opportunità di «recuperare personale di comparto per la riapertura dell’unità di chirurgia vascolare chiusa nella riorganizzazione estiva 2016 e mai riaperta. Se dovesse perdurare lo status quo – precisa il rappresentante sindacale – si configurerebbero gli estremi del danno erariale che saranno debitamente denunciati alla Corte dei Conti».

Discorso analogo «per la prevista unità operativa di gastroenterologia inserita quale spoke nella rete delle emergenze gastroenteriche e a cui sono stati assegnati 16 posti letto. Questo al fine di garantire, prestazioni di endoscopia diagnostica, operativa e interventistica bilio-pancreatica, oltre alla esecuzione di indagini di fisiopatologia digestiva». Qui però «la mancata attivazione dei posti letto previsti» così come il mancato arrivo di nuovi medici «metterebbe seriamente a rischio tutte le attività».

Altro nodo resta «la mancata attivazione dei 15 posti letto per il reparto di neurologia: «Servirebbero tanto per la nefandezza del posto letto aggiunto che per le patologie di competenza andando ad aggravare, nonché a complicare, il lavoro degli operatori di comparto che si vedono costretti ad assistere pazienti specialistici senza averne le dovute conoscenze specifiche».

Tra le attività base previste ci sono: la diagnosi e trattamento di malattie cerebro-vascolari, sclerosi multipla e malattie autoimmuni del sistema nervoso centrale e periferico, epilessie, cefalee, malattie degenerative che attualmente ingolfano in maniera esponenziale la medicina generale».

Infine, c’è il rebus riabilitazione: «Riveste – conclude Tomasco – eccezionale importanza la centralizzazione dei 20 posti letto di quest’unità, che permetterebbe finalmente un rapido turn over nei reparti di degenza, con pazienti a cui sarebbe impartito immediatamente il primo periodo di riabilitazione, con ovvi risvolti sull’efficacia terapeutica della riabilitazione post traumatica e chirurgica».

Andrea Passaro

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