L’Antitrust procede sul sindaco De Luca

L’iter dovrà concludersi entro il 30 novembre. In città esultano le opposizioni che invocano le elezioni anticipate

L’Antitrust ha avviato un procedimento per incompatibilità su Vincenzo De Luca, che nonostante il decreto di nomina a sottosegretario alle Infrastrutture e dei Trasporti mantiene ancora la carica di sindaco di Salerno. Lo si legge nel Bollettino numero 39 del 7 ottobre dall’Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato), che ha deciso di agire in virtù del decreto legge numero 138 del 13 agosto 2011, che recita testualmente che «le cariche di deputato e di senatore, nonché le cariche di governo sono incompatibili con qualsiasi altra carica pubblica elettiva di natura monocratica relativa ad organi di governo di enti pubblici territoriali aventi, alla data di indizione delle elezioni o della nomina, popolazione superiore a 5.000 abitanti». Il procedimento dovrebbe concludersi entro il 30 novembre. De Luca avrà diritto di presentare memorie scritte e documenti, presso la Direzione conflitti di interesse dell’Autorità, e di accedere agli atti.

La notizia dell’avvio del procedimento ha subito determinato reazioni e commenti negli ambienti politici. Per il senatore Andrea Cioffi del Movimento 5 Stelle, che sull’incompatibilità di De Luca ha presentato interrogazioni parlamentari, «perfino l’Antitrust si è mossa per verificare l’incompatibilità del sottosegretario De Luca. Evidentemente la violazione di legge è talmente evidente che anche a Roma non hanno potuto fare a meno di evidenziarla. Ora il sindaco non potrà più tergiversare e dovrà decidere per quale dei due incarichi optare»

L’Antitrust è una Autorità indipendente amministrativa i cui poteri di intervento restano limitati nel concreto, «tuttavia – ha evidenziato Antonio Roscia, coordinatore cittadino Pdl-ForzaItalia – quello che fa specie è notare come Salerno sia diventata davvero un caso emblematico del fallimento della politica cittadina». Il Pdl-Forza Italia si rammarica per il fatto che «organismi esterni a Salerno siano costretti ad intervenire per cercare di risolvere questioni che non sussistono in nessuna altra città d’Italia» e lancia un appello ai consiglieri comunali di Salerno che non hanno votato per la incompatibilità di De Luca «affinché vi sia un ravvedimento, uno scatto di orgoglio». Il coordinatore del Pdl non prende proprio in considerazione che De Luca possa dimettersi da sottosegretario. Il suo auspicio è che si dimetta da sindaco, affinché «si dia subito voce agli elettori della nostra città».

Sulla vicenda è intervenuto pure il vicepresidente dei senatori del Pdl, Giuseppe Esposito: «De Luca tolga le istituzioni e se stesso dall’imbarazzo in cui si è cacciato con la sua caparbietà. Questo suo pervicace tergiversare, che lo ha portato a tenere per sé entrambi gli incarichi, ha ormai stancato tutti. Non aspetti la conclusione della procedura dell'antitrust e decida subito per il bene e per la dignità dell'Italia e di Salerno».

Anche per il consigliere comunale Roberto Celano «il provvedimento dell’Antitrust certifica inesorabilmente la condizione di palese illegalità e pone definitivamente fine agli strumentali studi matti e disperati dei consiglieri di maggioranza e di pseudo opposizione, volti solo a prender tempo per consentire al primo cittadino di mantenere illegittimamente il doppio incarico». L’esponente di Fratelli d’Italia ricorda che l’organismo di controllo fin dal mese di agosto aveva invitato Vincenzo De Luca a rimuovere la condizione di illegalità. «Il provvedimento dell’Antitrust – sostiene Celano – dà forza alla nostra richiesta al presidente del Consiglio comunale di convocare ad horas il civico consesso per chiudere definitivamente il procedimento appena avviato». Ma contro il procedimento del Consiglio comunale, che eccepì l’incompatibilità di De Luca per il doppio incarico, nei giorni scorsi il consigliere del Progressisti Nino Criscuolo ha annunciato che presenterà ricorso alla magistratura ordinaria , in quanto ritiene che ci sarebbero problemi di costituzionalità del decreto legge 138 del 2011.

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