«L’amministrazione sblocchi i cantieri»

Le richieste degli edili in piazza della Repubblica: «Liberiamo il puc dai vincoli pianificando il territorio cittadino»

Il tema era “Sbloccare l’edilizia ad Eboli: garantire lavoro, reddito e servizi pubblici”: è stato il comitato “Edilizia e Lavoro”, presieduto da Mario Rega a portarlo in piazza. Ieri mattina, infatti, lavoratori e disoccupati hanno sfilato in città, chiudendo poi la marcia in piazza della Repubblica.

Il primo a parlare è stato il presidente del comitato Centro storico. Gli ha fatto eco Carmine Busillo del comitato Sant’Andrea: «Una lezione di dignità, è stato un corteo bellissimo e pacifico». Più articolato il commento di Marco Genovese di “Eboli cambia Eboli”: «Vi è un abuso del termine democrazia. Siamo noi la democrazia. Chi prende le decisioni dovrebbe discuterle con il popolo. Risposte per la città non ce ne sono. Sì al concorso internazionale di idee. Abbiamo proposto 4 referendum».

È intervenuto Luigi Monaco, Forum per i giovani: «Con questo corteo si sono risvegliate le anime della città. Per un lavoro, anche giovani professionisti e neo laureati devono chiedere un piacere ai politici. In questo modo i sacrifici dei giovani sui libri non sono premiati. Noi laureati non troviamo sbocchi. I politici guardino oltre il loro naso». Quindi Marco Santoro del comitato Santa Cecilia: «Negli ultimi anni si è toccato il fondo. Periferie tra le più grandi d’Italia non sono state valorizzate. Agricoltura e turismo sono le nostre risorse e vanno sostenute. Purtroppo molti di noi sono costretti ad emigrare. La solidarietà dei commercianti è un bel segnale». Era infatti presente Attilio Astone, presidente Confesercenti. Poi la parola è passata a Carmine Magliano, disoccupato: « Siamo stati per undici giorni nell’aula consiliare. Stesi a terra. Ma nessuna risposta. Lotteremo ancora per una vita dignitosa e per il lavoro».

È toccato invece al rappresentante tecnico del comitato, l’ingegnere Raffaele La Brocca, elencare i punti principali della protesta e le richieste: «Le inadempienze dell’amministrazione comunale sono molte e i giovani vanno via. Sollecitiamo i politici perché facilitino lo sblocco dei cantieri. Chiediamo di sbloccare sbloccare i piani urbanistici attuativi di tipo residenziali con le seguenti modifiche: eliminare il numero massimo di alloggi, nessun vincolo sul lotto minimo di intervento, titolo abilitativo con permesso di costruire convenzionato; di sbloccare il puc mediante pianificazione del territorio aperto alle varie esigenze dei cittadini e degli imprenditori».

Infine il presidente Rega: «Con questo corteo diciamo basta all’agonia. Altri due anni da incubo con la giunta Melchionda non li tollereremo, né noi, né la gente».

Antonio Elia

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