«L’amministrazione blocca i risarcimenti» 

Forza Italia accusa il Comune per il ricorso in Appello. La replica: «Si continua a speculare sulla tragedia della frana»

Familiari delle vittime della frana ancora in attesa dei risarcimenti. A vent’anni di distanza da quel tragico evento calamitoso, in cui persero la vita 137 cittadini sarnesi, l’indennizzo alle vittime resta ferma al palo e torna prepotentemente alla ribalta. Tra questioni in punta di diritto, rinvii tecnici, approfondimenti, cambi di sedi e pronunce di organi di merito e procedura, rimangono infatti sospesi i risarcimenti. Questa volta, a sollevare il caso, è Forza Italia che, attraverso il consigliere comunale Giuseppe Agovino, chiede quale sia stato il motivo da cui scaturisce la decisione del Comune di Sarno di voler ricorrere all’appello delle sentenze giudicate favorevoli ai familiari delle vittime del 5 maggio 1998, con conseguente richiesta di sospensione e revisione delle stesse.
«L'attuale amministrazione del Comune di Sarno non ha ancora chiuso i conti con la questione, e per il momento non sembra ancora intenzionata a farlo - afferma il consigliere forzista - Nonostante la Protezione civile stia già provvedendo a mettere in atto in modo regolare i pagamenti, ci si chiede se le decisioni dell’attuale amministrazione di Palazzo San Francesco non scaturiscano da motivazioni giuridiche o soprattutto politiche, poiché anche lo Stato ha ritenuto opportuno concordare ed appoggiare le sentenze emesse dalla Corte d’Appello. Gli ingenti costi che l’ente comunale ha sostenuto e che dovrebbe sostenere in un ipotetico ricorso - continua Agovino - sono il frutto di una amministrazione di sinistra ritenuta maldestra, poiché la comunità sarnese sente il bisogno di chiudere questa amara tragedia avvenuta ormai 20 anni fa, in nome anche delle vittime che sono state piante e che nessun sistema giudiziario o altri costi attinti dalle casse comunali potranno mai riportare in vita. Questo comportamento sembra un escamotage per favorire l’avvocatura giocando con la pelle dei sarnesi e sulle casse comunali».
Sull’annoso e delicato tema replica l’assessora al Contenzioso Eutilia Viscardi: «Forza Italia continua, irresponsabilmente a speculare su un tema tanto delicato – attacca – dimenticando che, quando era al governo cittadino, l’unica soluzione che trovò fu quella di scrivere al prefetto annunciando il dissesto. Nella nostra maggioranza ci sono esponenti politici che sono state colpiti personalmente dagli eventi e che portano i segni della frana sulla loro pelle. Questa maggioranza ha subito pagato le provvisionali, dopo tre anni di attesa, per quasi quattro milioni di euro, provvedendo a recuperarne due dal Governo, dopo l’esercizio dell’azione di regresso, a cui la sottoscritta ha dato impulso».
Viscardi prova quindi a fare chiarezza sulla triste vicenda: «In 8 giudizi terminati, l’Avvocatura dello Stato ed in alcuni casi anche le parti, hanno proposto appello principale mentre il Comune di Sarno non ha mai proposto un appello principale. L’Avvocatura dello Stato, in appello, ha chiesto la condanna dell’allora sindaco Gerardo Basile nonché del Comune di Sarno al pagamento dell’intera somma o del 90%, in via subordinata del 66%. A quel punto – prosegue l’assessora – dovevamo difenderci e, d’accordo con gli uffici, sono stati nominati gli avvocati esterni che hanno attuato, ciascuno autonomamente, le loro difese. Cosa sarebbe successo? La risposta è semplice: il dissesto dell’Ente, costretto a pagare tutta la somma come richiesto, oltre a una sicura condanna della Corte dei Conti. La difesa ha anche aiutato i parenti delle vittime della frana: l’Avvocatura, resasi conto della forza dei nostri avvocati, sta pagando senza aspettare l’esito, anche per evitare procedure esecutive costose».
Danilo Ruggiero
©RIPRODUZIONE RISERVATA