L’altra sinistra al Centro sociale 

Questa sera a Pastena i movimenti post Brancaccio per una “lista popolare”

SALERNO. Si terrà questa sera (ore 18) al Centro Sociale di Pastena una assemblea per la costruzione di una “lista popolare” per le prossime Politiche. L’incontro è promosso dall’ex Opg occupato “Je so’ pazzo”, in pratica gli stessi che contestarono l’assemblea del Brancaccio di Roma. Contestazione che fu molto criticata dai partiti, ma che oggi assume un significato politico diverso. «A Salerno sappiamo che ci sono tantissime persone che sono animate dalla passione politica e dalla voglia di cambiare un sistema ingiusto. Non mettere insieme tutte le esperienze che in questi anni hanno lottato nelle nostre zone, in un apparente deserto culturale e politico, per la sanità, per l’ambiente, per l’istruzione pubblica, per costruire esperienze di autogestione dal basso con il coinvolgimento attivo di migliaia di cittadini, sarebbe un errore imperdonabile». Spiega Davide Trezza di Spazio Pueblo di Cava de’ Tirreni, una delle realtà più attive in provincia di Salerno. Ma facciamo un passo indietro. L’esperienza del Brancaccio di Roma naufraga. Anche perché tra i promotori c’era chi cercava un posto al sole. Così quella esperienza, cosiddetta dal basso, viene ripresa in una assemblea molto partecipata il 18 novembre scorso al Teatro Italia di Roma, dopo aver compreso che i partiti (Mdp, Possibile, SI e Anna Falcone) avevano chiuso un “documento” che attesta, nei fatti, un accordo di Governo. Amen.
Per via di questo retroscena si diffonde un certo malcontento tra i militanti di base e per l’assemblea “Brancaccio 2”, che era prevista appunto il 18 novembre scorso, i segnali non erano incoraggianti. Per questo motivo Falcone e Montanari l’annullano ma proprio i “contestatori” di Napoli rilancia l’incontro, ma questa volta senza i partiti, per la costituzione di una lista popolare alle prossime elezioni.
«Noi vogliamo unire tutto questo, fare assemblea, riunirci e parlare dei nostri progetti e del nostro destino, senza inutili mediazioni e politicismi fuori dal tempo – commenta Trezza – Le elezioni politiche del 2018 saranno l’occasione per unire a Salerno e in tutto il territorio nazionale tutti coloro che condividono questa esigenza di riscatto. Organizzare le forze sui territori – conclude – è il primo passo per guardare oltre, a un percorso più lungo che, partendo dalle assemblee locali, ritorni a parlare di redistribuzione della ricchezza e uguaglianza in questo paese».
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