L’Altra Europa detta le regole per l’unità

L’appello del portavoce Andreou: «Opposizione sì, no alla resa dei conti personali con De Luca»

SALERNO. Anche l’Altra Europa per Tsipras partecipa al progetto “Salerno di Tutti”. Al tavolo delle trattative Andreas Andreou per il quale è fondamentale «un chiaro posizionamento a sinistra del Pd in opposizione alla sua deriva liberista e in difesa dello stato sociale e della democrazia, con obiettivo la riaggregazione di un blocco sociale che si riappropri delle garanzie costituzionali e difenda le libertà, arginando i pericoli autoritari in atto». Per Andreou, le prossime amministrative, devono essere «occasione di visibilità e aggregazione e come prima tappa per costruire una battaglia vittoriosa per i referendum sociali e per quello costituzionale in autunno». I temi principali è «l’opposizione alle politiche di austerità, che vuol dire difendere i lavoratori nelle loro vertenze ma dare voce anche ai precari e ai disoccupati e, nello stesso momento, lottare per la qualità della vita e sostenere i quartieri, come a Fratte contro le fabbriche inquinanti, e ricostruire un movimento di solidarietà e di pace contro le guerre». Ma non solo «la lista della sinistra unitaria - continua Adreou - non dovrà essere l’arena per la resa dei conti personali di qualcuno con De Luca. Un programma alternativo per la città non potrà basarsi su una sterile isteria antideluchiana, ma dovrà essere antagonista e propositivo. La critica al modello accentratore, centralista, piramidale e personalistico del deluchismo non potrà contemplare proposte assurde come la pretesa di demolizione per via giudiziaria del Crescent come alcuni pretendono». E questo perché, sostiene Andreou «la più aggiornata scienza ecologista insegna che l’inquinamento da una tale demolizione sarebbe decine di volte superiore al suo pur opinabile disturbo paesaggistico». Così come, «non vanno spente le Luci d’Artista, ma deve essere modificata la redistribuzione, in senso orizzontale, dei loro benefici». Occhio lungo poi, sulle «istanze dei movimenti e le loro esigenze e puntare sulla costruzione di nuove forme e processi di coesione sociale, rivendicando spazi per i giovani e agevolando la loro creatività». Solo così, la presenza de L’altra Europa accanto a Sel, Rifondazione e Possibile «farà avvicinare molti elettori e militanti demoralizzati che non intendono votare, perché troppe volte delusi dai piccoli partiti di sinistra e dal Pd». ©RIPRODUZIONE RISERVATA