L’alternativa grillina alla prova dei Comuni

Candidati a sindaco in tutti e quattro i centri con più di 15mila abitanti Altri tre in corsa per la fascia tricolore. Oggi il tour di Di Maio nelle città

SALERNO. Sono sette i candidati del Movimento 5 Stelle che scendono in campo alle Amministrative dell’11 giugno nella nostra provincia. Un vero e proprio test per saggiare gli umori dell’elettorato in vista delle Politiche, dove il movimento di Beppe Grillo giocherà la partita della vita. Del resto, le Amministrative, non sono il piatto forte dei grillini (leggi alla voce Amministrative 2016 dove non furono capaci di presentarsi a Salerno). Che funzionano meglio sui macrotemi - almeno dal pulpito dell’opposizione al Governo -. Come il reddito di cittadinanza per il quale sabato prossimo si sfilerà a Perugia. Ma intanto i sette candidati, usciti dal cilindro del voto on line, ci provano. E oggi, a sostenerli, c’è il vice presidente della Camera, Luigi Di Maio, che da Nocera Inferiore, dove è atteso alle 16.30 in via Matteotti, farà poi tappa a Capaccio (ore 18.30 - via della Repubblica), ad Agropoli (ore 20 - Palazzo della Dogana) e chiuderà a Mercato San Severino (ore 22 - Centro sociale “Marco Biagi”). È il primo big che cala nei quattro comuni sopra i 15 mila abitanti a tirare la volata ai suoi uomini. E la Campania, così come la nostra provincia, è ancora una terrà vergine per i grillini. Che qui non hanno nessun amministratore e vale la pena iniziare a piazzare qualche bandierina. I grillini oramai governano un po’ ovunque dal Veneto alla Lombardia al Piemonte (Torino). Governano nelle terre rosse dell’Emilia Romagna (Parma) e della Toscana (Livorno). Molti i comuni del Lazio, compresa la capitale - una croce per il Movimento -. E poi nelle Marche, in Puglia, in Basilicata, in Sardegna e in Sicilia, altra croce con lo scandalo firme.
Certo, qui da noi, la partita non è facile. A Nocera Inferiore il candidato sindaco dei 5 Stelle, Vincenzo Spinelli si troverà difronte la portaerei Manlio Torquato, l’ex fascista diventato renziano dell’ultima ora. Si troverà difronte il centrodestra unito sul nome di Pasquale D’Acunzi, l’ex vice di Torquato rimasto coerentemente al suo posto. E poi una manciata di altri candidati - cinque - che pure gratteranno consensi. Partita difficile anche per Consolato Natalino Caccamo, che ad Agropoli affronta il gigante dei consensi: Franco Alfieri. L’uomo forte di Agropoli ha investito tutto sul suo delfino Adamo Coppola. Ma Caccamo ha buone chance di entrare a Palazzo di Città, fosse solo per il fatto che la partita si gioca in tre (con Coppola e Caccamo c’è anche Agostino Abate) e qui, più che altrove, il voto “anti Alfieri” potrebbe convergere tutto, o quasi, sui 5 Stelle aprendo un varco nel firmamento cilentano. Vedremo. Rimanendo a pochi passi da Agropoli, anche a Capaccio, il giovanissimo Antonio Bernardi giocherà la sua partita a viso aperto. Qui ha il vantaggio che il Partito democratico è lacerato - a Battipaglia lo stesso quadro favorì Cecilia Francese, sindaco del centrodestra - e i quattro candidati di centrosinistra: il sindaco uscente Italo Voza, l’ex assessore Franco Sica, l’ex vicesindaco Nicola Ragni e Franco Palumbo si divideranno tutti la stessa torta. A Capaccio non c’è centrodestra (il sesto candidato è Angelo Quaglia di “Scelta civica”) e dunque Bernardi potrebbe attirare a se un bel po’ di consensi. Tra Agropoli e Capaccio poi, si muove con agilità il consigliere regionale Michele Cammarano molto vicino alla pattuglia dei parlamentari salernitani e molto attivo sul territorio. Una mano santa per Caccamo e Bernardi. La quarta sfida del Movimento è quella di Mercato San Severino. L’Unica donna in campo si chiama Annalucia Grimaldi e la sua lista è la prima certificata della provincia di Salerno. Da due anni prepara il colpo grosso in un Comune che avrà bisogno più di un bravo contabile che di un sindaco. Il buco di bilancio lasciato dall’ex primo cittadino, Giovanni Romano è una voragine pronta a deglutire chiunque ci metta piede. Una gatta da pelare. Il centrosinistra schiera Vincenzo Bennet senza lista Pd. Che però, in caso di vittoria, potrebbe metterci subito il cappello e “prendersi” un Comune a lungo guidato dal centrodestra. Mentre Romano prova a rientrarci di lato. Ma a Nord di Salerno i 5 Stelle provano a fare breccia anche a Roccapiemonte, con Andrea Iuliano; a Castel San Giorgio, con Gaetano Riso e a Bracigliano, con Agostino Romano.
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