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L’allarme per i cavalli vaganti Legambiente: «Sequestrateli»

AGROPOLI. Apprezzano l’intervento congiunto di Asl e carabinieri di Agropoli e del Nas che il 15 aprile scorso hanno trasferito 17 cavalli dei 38 che erano stati confiscati al proprietario, ma i...

AGROPOLI. Apprezzano l’intervento congiunto di Asl e carabinieri di Agropoli e del Nas che il 15 aprile scorso hanno trasferito 17 cavalli dei 38 che erano stati confiscati al proprietario, ma i vertici di Legambiente chiedono ora «di mettere in sicurezza i puledri e gli altri cavalli lasciati ancora nelle sue mani, attraverso un sequestro preventivo», offrendo la propria disponibilità all’affidamento. È quanto si legge in una nota dell’associazione ambientalista che denuncia: «Da anni un commerciante di animali tiene in stato di generale abbandono cavalli e puledri che necessiterebbero di cure e ricoveri adeguati». Gli animali «circolano anche tra le strade del paese con rischi ripetuti ed evidenti anche per la pubblica incolumità. Dopo il blitz dei carabinieri del febbraio 2015 «i cavalli vennero però lasciati in custodia al proprietario»; e «dei 38 esemplari confiscati inizialmente, a seguito di un presunto furto, sul luogo ne sono stati trovati soltanto una ventina» che sono stati trasferiti «nelle strutture del Centro di incremento ippico di Santa Maria Capua Vetere. Gli animali trasferiti sono stati in toto solo 17». «Gli altri cavalli presenti – evidenzia Legambiente – che sembrano essere una decina, di cui due puledri sono stati lasciati al proprietario. Almeno quattro cavalli presenti nella lista – precisa l’associazione – di quelli già confiscati, invece, risulterebbero spariti». Il «16 aprile scorso, molti cittadini hanno denunciato e fotografato la presenza di una dozzina di cavalli liberi sulla Sp 184, nei pressi dello svincolo che porta alla spiaggia di Trentova, a dimostrazione di un numero maggiore di animali in stato di abbandono presenti nella medesima area».

Intanto ieri, il tribunale di Vallo ha condannato a sette mesi gli aggressori di una troupe di “Striscia”. Nell’ottobre 2010, l’inviato Edoardo Stoppa, difeso dall’avvocato Palladino, era andato in un’azienda zootecnica agropolese per documentare maltrattamenti sui cavalli. Ma troupe e inviato furono aggrediti da due persone, condannate ieri dai giudici.

Andrea Passaro

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