L’albero e le luminarie sono ancora in piazza

È quasi Carnevale ma gli addobbi non sono stati del tutto rimossi dalle strade Il consigliere Passa: «Con un uovo alla sommità potrebbe servire a Pasqua»

È quasi Carnevale, eppure in città ci sono ancora l’albero di Natale e le luminarie. Soprattutto nel centro storico. A distanza di oltre due settimane dalla fine delle festività, infatti, l’amministrazione è ancora a lavoro per la rimozione delle installazioni luminose. Una situazione che non è certo passata inosservata, scatenando i commenti ironici di cittadini e pure dei politici. «Potremmo usarlo come albero di Pasqua», commenta il consigliere Vincenzo Passa. Ma da Palazzo di Città arrivano le rassicurazioni: in questi giorni si sta già provvedendo allo smontaggio di tutto.

E intanto, sui social impazza il “Carne-natale”: così l’hanno definito i cavesi che negli ultimi giorni si sono divertiti a condividere scatti dei propri figli in maschera davanti all’imponente albero al centro di piazza Vittorio Emanuele III. «Non vorrei che da addobbi natalizi si trasformassero in addobbi carnevaleschi visto che il periodo di Carnevale è oramai alle porte – ha puntualizzato provocatoriamente Passa –. Teniamolo ancora, mettiamoci un uovo sulla punta e facciamo l’albero di Pasqua, o meglio ancora l’albero della cuccagna».

Albero a parte – il cui smontaggio, stando a quanto hanno fatto sapere dal Comune, sarebbe dovuto partire ieri – anche gli altri addobbi, benché spenti, sono ancora presenti in diversi punti della città. Passa ha quindi chiesto l’intervento degli uffici competenti perché si provveda a mettere in campo, in tempi rapidi, tutte le attività necessarie per la loro rimozione. Antonino Attanasio, dirigente del Comune, ha precisato che – come da accordi presi – lo smontaggio è iniziato lo scorso 18 gennaio dalle periferie e si sposterà in maniera graduale fino al centro. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere Massimiliano Di Matteo che, sempre ad Attanasio, ha chiesto un resoconto sul totale delle spese, le certificazioni sul numero di archi luminosi comprati per addobbare i portici e la loro destinazione futura. «Ciascun arco sarà numerato – ha spiegato Attanasio –, visto che sono stati realizzati appositamente in relazione al punto in cui sarebbero stati collocati e non possono essere installati altrove. Appena rimossi saranno depositati in un locale apposito di via Ugo Foscolo».

Sul bilancio complessivo dei costi sostenuti, infine, è al lavoro l’assessore al ramo Enrico Polichetti.

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