IL CASO

L'alberghiero apre nel carcereI detenuti imparano l'arte della cucina

Già presenti elementare e media nel penitenziario dal prossimo anno si potrà accedere anche a un istituto superiore. E' la prima iniziativa del genere sul territorio

Dal prossimo anno scolastico l’istituto Alberghiero "Virtuoso" sarà presente nella casa circondariale di Fuorni con una nuova sede, associata all’istituto, ma autonoma. Si tratta del primo esempio in Campania di un simile progetto che consentirà, ai detenuti che ne faranno richiesta, di seguire un iter formativo volto all’acquisizione di una valida qualifica professionale.
Uno strumento in più per agevolare il difficile processo del reinserimento sociale. Così, alla scuola elementare ed alla scuola media già attive nel carcere di Fuorni, si andrà ad aggiungere anche un istituto superiore. "E’ un fatto nuovo per l’intero territorio e può contribuire ad abbattere il muro di gomma che si frappone tra il carcere ed il mondo esterno. Considerando che l’istituto è collocato in un ambito a vocazione turistica ciò potrà rappresentare un notevole elemento per l’inserimento sociale di chi ha chiuso i conti con la giustizia, afferma soddisfatto Alfredo Stendardo, direttore del carcere di Fuorni, che al momento accoglie circa 500 detenuti. Questa decisione si aggiunge agli altri percorsi positivi già intrapresi dalla città di Salerno". Il progetto è potuto partire grazie alla collaborazione tra l’assessorato provinciale alla Scuola e l’Ufficio Scolastico regionale e provinciale. "Quando accettai la proposta i miei collaboratori mi diedero dell’incosciente, in Italia, infatti, si contano su una mano le scuole carcerarie secondarie, dice Aurelio Di Matteo, dirigente scolastico dell’Ipsar "Virtuoso" di Salerno. Occorrerà uno sforzo notevolissimo, sia didattico che programmatico ed il corpo docente dovrà concepire un insegnamento teso più alla manualità, per dare l’occasione di un completo recupero sociale".
Un’utopia che sarà un progetto concreto. Ketty Volpe, coordinatrice del progetto per l’Ufficio Scolastico Provinciale di Salerno. "Questo è il primo caso in Campania, e forse anche in Italia, di istituto alberghiero in carcere, non una succursale ma una sede autonoma associata all’istituto centrale, a cui potranno iscriversi anche detenuti provenienti da altre strutture carcerarie. Le classi potranno accogliere fino ad una massimo di 25 persone". Infine l’assessore Stanzione. "Per dare il via al progetto già a partire dal prossimo anno è stata necessaria una collaborazione tra enti e, se anche una sola persona che frequenterà la scuola potrà mettere a frutto il titolo di studio conseguito, avremo ottenuto un ottimo risultato".
Assunta Coccaro