L’Agro e Nocera premiano Renzi

In contrasto con la tendenza generale, il sindaco di Firenze ha sfiorato il 40 per cento dei voti

Il voto alle primarie del centrosinistra ha penalizzato nell’Agro e a Nocera Inferiore il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luc a. Il “salernocentrismo” messo in campo in questi anni da De Luca ha in gran parte determinato il successo nell’Agro del progetto politico di Matteo Renzi. A Nocera Inferiore come in tutto il comprensorio i simpatizzanti e militanti del centrosinistra hanno infatti deciso, in contrasto con De Luca, di premiare Renzi e il nuovo gruppo dirigente del territorio.

L’exploit del sindaco di Firenze si è registrato in particolare a Nocera Inferiore con un buon 37 per cento dei consensi, mentre in tutta l’area a nord di Salerno le cose vanno ancora meglio raggiungendo il 40 per cento. Un grande successo se si tiene conto che in tutta la provincia il leader dei “rottamatori” ha ottenuto il 33 per cento. Un dato politico che numeri alla mano boccia in tutto l’Agro la vecchia classe dirigente del Partito Democratico, con dei picchi importanti in città come Nocera Inferiore, rappresentata dal coordinatore Renato Guerritore, Pagani (55 per cento) con Vincenzo Calce, Nocera Superiore(66 per cento) con Giovanni Cuofano, Castel San Giorgio (41 per cento) con Vincenzo Corrado, San Valentino Torio (57 per cento) con Michele Strianese, Scafati (39 per cento) con Giuseppe Chirico, Siano (36 per cento) con Gennaro Fiume, Sant’Egidio del Monte Albino (38 per cento) con Davide Nitto.

Una grande affermazione dei nuovi dirigenti che penalizza duramente i riferimenti comprensoriali del primo cittadino di Salerno. La forza del progetto “renziano” dell’Agro assume un peso ancora più importante perché pochi sono stati i politici del territorio impegnati nelle varie amministrazioni che hanno deciso di non sostenere Pierluigi Bersani. Basta pensare che a Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Pagani, nei comitati pro Renzi non figurava nessun esponente di amministrazioni locali.

Un voto contro l’apparato del Pd ancora legato ai vecchi nomi della politica? Si potrebbe leggere in questo modo il 40 per cento dei consensi di Renzi nell’Agro. Importante in quest’area anche il lavoro di ostruzionismo messo in campo dagli ex bassoliniani vicini a Isaia Sales che hanno tentato in tutti i modi di sottrarre voti a Bersani, quindi di riflesso allo stesso De Luca. In prima battuta, sostenendo Sel con Vendola, non seguendo successivamente le direttive nazionali per il secondo turno.

Nell’Agro, dunque, la vecchia classe dirigente del Pd sa che ora deve fare i conti con i renziani.

Gerardo Vicidomini

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