L’agricoltura osservata dall’alto

«Volare nel futuro con un cuore antico». È questo il titolo della manifestazione che si è svolta ieri mattina presso la sede del Profagri, in via delle Calabrie a Salerno, nel corso della quale è stato presentato un importante progettoper l’utilizzo dei droni in agricoltura di precisione. «Negli ultimi mesi – ha commentato il dirigente scolastico Alessandro Turchi – per garantire agli studenti nuovi sbocchi occupazionali nel campo delle tecnologie, abbiamo avviato anche un corso di droni». Ai ragazzi delle sei diverse sedi dell’istituto che hanno partecipato al corso sui droni è stata rilasciata anche una certificazione da parte dell’Enac, ente che gestisce i sistemi aeromibili a pilotaggio remoto. Questa certificazione, come ha rimarcato spesso il preside Turchi. sarà spendibile dagli alunni anche nel mondo del lavoro. Tutti i dati raccolti, inoltre, vengono gestiti da appositi software e, come per tutti i sistemi di agricoltura di precisione, utilizzati ai fini di una gestione agronomica ottimale.

«I droni – ha spiegato Turchi – possono sostituire i satelliti per fornire immagini, ed effettuare rilievi a più alta risoluzione in quanto consentono di fotografare dall’alto lo stato sanitario delle piante».

Nella stessa mattinata sono stati presentati anche i nuovi vini prodotti dal personale della scuola con la partecipazione degli alunni, che ne hanno beneficiato dal punto di vista didattico seguendo tutte le fasi di coltivazione fino alla raccolta delle uve nella vigna di Gromola a Capaccio.

«Grazie anche all’apporto di competenza degli operatori dell’azienda vitivinicola di trasformazione Polito – ha puntualizzato Rossella De Vivo, docente del Profagri – si è potuti arrivare alla prima produzione dell’Aglianico 2014 e del nuovo Fiano 2015. “Pennarossa” questo il nome che è stato dato all’aglianico e che si va ad aggiunge al “Capoclasse” presentato solo lo scorso dicembre. Presente all’inizativa anche il sindaco Vincenzo Napoli.

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