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L'affittopoli del "Ruggi": case, negozi e terreni a prezzi scontati

L’azienda ospedaliera salernitana ha un cospicuo patrimonio: immobili anche a Napoli frutto di lasciti testamentari

SALERNO. Sono numerose le proprietà immobiliari dell’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” i cui fitti finiscono nel bilancio aziendale e reinvestiti per le spese dei presidi di Salerno e provincia. A conti fatti si tratta di circa 240mila euro annuali, secondo l’elenco redatto dal dirigente del Patrimonio, Mario Forlenza, che finalmente ha iniziato a mettere ordine nel mare di proprietà che nel 2008 sono finite nelle mani dell’Azienda. A dirla tutta non proprio tutte le proprietà costituiscono una rendita, come Palazzo Ruggi D’Aragona ad esempio, che prende il nome dal marchese che lasciò il suo ingente patrimonio per la costruzione dell’ospedale di Salerno. L’Azienda ha, infatti, ereditato canoni di locazione spesso molto bassi, stabiliti dal Comune di Salerno che gestì gli immobili del marchese fintanto che non si sarebbe costruito l’ospedale di Salerno. Di seguito, fu scritto nel testamento, i beni dovevano passare all’ospedale e rappresentare una rendita fissa per lo stesso. Di fatto, da otto anni l’Azienda si comporta da “proprietaria” e sta cercando di mettere ordine nei fitti, non senza fatica, anche perché non sempre c’è la collaborazione degli affittuari in occasione dei controlli. Non a caso ci sono diversi contenziosi in corso per aumentare il canone.

Salerno. In via Mercanti per un negozio di sanitari di circa 37 metri quadrati vengono versati 101 euro al mese (è stata avviata un’azione legale per sgombero locale). Nella stessa via viene pagato un fitto di 295,24 euro al mese per un negozio di abbigliamento di circa 44 metri quadrati (c’è una causa in Corte d’Appello, perché l’immobile è stato locato prima del 2008). Nel centro storico ci sono, poi, i cosiddetti “bassi” ad uso abitazione di pochi metri quadri fittati per pochi soldi. In zona Largo Montone, per una piccola abitazione viene versato un canone di 45,28 euro, ma è in corso una causa davanti al Tribunale di Salerno per modificare il canone. Sempre qui per un’abitazione di 70 metri quadri vengono corrisposti 300 euro a mese; il contratto scade nel novembre di quest’anno. In via Salita Intendenza Vecchia ci sono diversi monolocali e “bassi” ad uso abitazione, alcuni anche con cortile, uno di circa 20 metri quadri fittato per 70 euro al mese, un altro per 80,39 euro al mese, ma più di recente, per crolli, è stato sgomberato e fatto murare. Un alloggio di circa 13 metri quadri, sempre lì, viene fittato per 21 euro al mese. In questa strada anche un’altra abitazione è stata murata, ma era in corso una risoluzione per morosità e il canone corrispondeva a 90 euro mensili. In via Tasso l’Azienda “Ruggi” voleva aumentare il canone di 91,02 euro per un’abitazione di circa 90 metri quadrati ma il Tribunale di Salerno ha confermato l’importo del precedente canone. Sempre in via Tasso chi risiede in una “casa” di circa 20 metri quadri paga 31,86 euro al mese: anche in questo caso il contratto risale a prima del 2008 e il Tribunale di Salerno ha confermato il precedente canone. In questa strada c’è anche un’abitazione di circa 70 metri quadri che rende 18,04 euro al mese (il contratto risale a prima del 2008 e ora davanti al Tribunale di Salerno pende un giudizio nei confronti degli “eredi” di chi vi risiedeva ed era titolare di contratto). Ancora in via Tasso una famiglia paga 440,16 euro per un’abitazione di circa 90 metri quadrati. Nella stessa via l’Azienda percepisce 120,28 euro per una piccola abitazione a piano terra di 35 metri quadri. Nella stessa strada un locale commerciale di circa 15 metri quadri, ad uso deposito, rende al mese, e questo è un trend decisamente più di mercato rispetto agli altri canoni, 245, 35 euro. In via Pio XI (e via Vernieri, vecchio ospedale) un’associazione di volontariato per disabili versa un mensile notevole, rispetto ad altri, di 2.915 euro al mese: i metri quadri sono circa 400.

Ruggi. La Banca Montepaschi al piano terra dell’ospedale versa un canone mensile di 1.343,82 euro, il contratto scade nel 2023. Il bar nello stesso edificio paga 113mila euro annui, il contratto scade nel 2019. Alcuni locali nel “Ruggi” sono fittati alla società Gestione servizi integrati fino al 2019, per 113.050 euro l’anno. Non costituiscono rendita, ma sono dell’Azienda concessi in comodato d’uso, Palazzo Pinto (dove c’è la Pinacoteca provinciale; il 50 per cento è della Provincia e il 50 per cento dell’Azienda), la sede del Cup, Palazzo Ruggi d’Aragona (sede della Soprintendenza), gli uffici dell’Asl di via Vernieri, e l’edificio di Torre Angellara per il quale l’Azienda aspetta l’ok dalla Regione per avviare le procedure di alienazione dell’immobile.

Napoli. Per un negozio di scarpe di circa 27 metri quadri in via Portamedina vengono versati nelle casse del “Ruggi” 450 euro mensili, il contratto scade nel 2021. Nella stessa via una farmacia di poco più di 60 metri quadrati versa mille euro, il contratto scade il 2020. In via San Liborio ci sono quattro appartamenti, la cui metratura varia dagli 80 ai 95 metri quadrati, gli affittuari versano in un caso un canone di 400 euro al mese (è un appartamento ma è utilizzato come deposito da una farmacia), in due casi 390 euro al mese e un altro 383 euro al mese.

Terreni. Dalla coltivazione di pomodori ai frutteti, l’Azienda “Ruggi d’Aragona” percepisce rendite a San Marzano sul Sarno, a Pagani fino e a Pontacagnano. Nel primo caso sono fittati cinque terreni i cui canoni annui ammontano rispettivamente a 1250 euro, 587,71 euro, 391,80 euro, 470 euro e 916,80 euro. A Pagani c’è un terreno fittato che viene pagano 2.712 l’anno e a Pontecagnano ce ne sono due che vengono pagati 11.223 euro e 4.100,83 euro. Non ci sono fitti passivi.